Escalation di tensioni tra Iran e Israele: gli USA spostano navi da guerra, prevedendo attacchi iraniani contro molteplici obiettivi.
Le tensioni tra Iran e Israele si acuiscono con l’avvicinarsi della possibilità di un attacco iraniano su suolo israeliano, secondo le ultime rivelazioni da parte della CNN, fonti vicine all’amministrazione Biden hanno confermato che gli USA stanno posizionando navi da guerra per proteggere non solo Israele, ma anche le proprie forze stanziate in Medio Oriente.
La risposta militare degli USA
Gli USA, anticipando potenziali scenari di attacco, hanno già intercettato missili a lungo raggio e droni destinati a Israele, mostrando la capacità di reazione delle forze americane nel Mar Rosso e nelle aree circostanti. “Tenteremo di intercettare qualsiasi arma lanciata contro Israele se sarà possibile farlo“, hanno affermato fonti ufficiali americane.
Joe Biden ha inoltre rivolto un grande appello all’Iran a non attaccare Israele dopo aver avvertito che c’è il rischio di un’offensiva a breve nelle prossime ore.
Movimenti militari
Il generale Erik Kurilla, comandante del Comando centrale degli Stati Uniti, ha recentemente incontrato il capo di stato maggiore israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, discutendo piani di difesa congiunti. Questo mentre l’Iran sposta “asset militari” in preparazione, evidenziando un’escalation imminente.
Questi sviluppi si inseriscono in un quadro di instabilità regionale per via della guerra attuale contro Hamas da parte di Israele, che potrebbe avere ancora più ripercussioni globali. Le grandi tensioni tra Iran e Israele sono di lunga data, ma l’attuale scenario potrebbe portare a una crisi più ampia, coinvolgendo vari attori internazionali e mettendo alla prova le alleanze esistenti come mai fatto fino a questo momento.
L’appello di figure importanti come il Papa alla pace: “Dio è pace e vuole la pace. Chi crede in lui non può che ripudiare la guerra che non risolve ma aumenta i conflitti“. Sottolinea la necessità di una soluzione diplomatica per evitare un’escalation che potrebbe trascendere i confini regionali e influenzare la stabilità mondiale.
