Stati Uniti, amministrazione Biden tra le polemiche per il video di agenti della polizia di frontiera che frustano i migranti al confine con il Messico.
Hanno fatto in poco tempo il giro della rete e hanno creato un comprensibile scompiglio e sdegno mediatico le immagini girate al confine con il Messico dove si vedono alcuni migranti che vengono frustati da quelli che dalle immagini sembrano agenti della polizia di frontiera.
Gli agenti passano a cavallo, fanno roteare la frusta e assestano colpi. Il breve filmato imbarazza ovviamente la Casa Bianca e l’amministrazione Biden, che si era proposta in maniera decisamente differente in tema di diritti umani.
Usa, agenti migranti frustati dalla polizia di frontiera al confine con il Messico. La Casa Bianca: “Orribile”
“Orribile da vedere“, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. “Ho visto alcune delle immagini, non riesco a immaginare alcun contesto che lo renderebbe appropriato […]. Penso che nessun che abbia visto quelle immagini pensi sia accettabile o appropriato“, ha aggiunto, facendo poi sapere che le gente è comprensibilmente indignata.
Nuove polemiche su Joe Biden
Le immagini che arrivano dal confine con il Messico rappresentano un’altra tegola per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che sui diritti umani aveva incentrato la sua campagna elettorale che lo ha portato alla Casa Bianca battendo Donald Trump. Ora il suo elettorato chiede risposte di fronte a queste immagini considerate inumane.
Non dimentichiamo che Biden viene da un’altra dura prova, ossia quella del ritiro delle truppe dall’Afghanistan, un’operazione che ha fatto crollare i suoi consensi rendendolo un Presidente decisamente meno popolare.
Blinken: “La migrazione illegale pone gravi rischi ai migranti e alle loro famiglie”
Una risposta non propriamente soddisfacente è arrivata dal Segretario di Stato Blinken: “La migrazione illegale pone gravi rischi ai migranti e alle loro famiglie. Ho parlato con il premier di Haiti, Ariel Henry, sul rimpatrio dei migranti haitiani al confine e sulle difficoltà della migrazione irregolare“.