Usa, Ocasio-Cortez racconta di aver potuto abortire dopo uno stupro

Usa, Ocasio-Cortez racconta di aver potuto abortire dopo uno stupro

La democratica Ocasio-Cortez ha raccontato di essere stata stuprata a venti anni. “Fui stuprata, ma ho potuto scegliere se abortire”.

“Fui stuprata, ma ho potuto scegliere se abortire”. È questo il racconto della deputata Democratica. La donna ha subito uno stupro all’età di 20 anni, durante una manifestazione pro-aborto a New York. La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha stabilito la cancellazione della legge sull’aborto, ha sollevato numerose polemiche.

La legge “Roe v. Wade” votata nel gennaio 1973 stabiliva il diritto della donna a interrompere la gravidanza sino alla 22-24 settimana. Tema centrale di questi giorni la questione dell’aborto, che vede due schieramenti: alcuni si sono dimostrati favorevoli alla cancellazione della legge, altri contrari.

Anche Alexandria Ocasio-Cortez prende parte al dibattito sull’aborto negli Stati Uniti. La politica ha raccontato di aver subìto uno stupro a 20 anni, proprio durante una manifestazione pro-aborto a New York. La deputata dei Democratici ha raccontato la sua vicenda, sottolineando il fatto di aver avuto la scelta di praticare l’aborto.

La democratica sottolinea l’importanza del diritto di interrompere la gravidanza

Alexandria Ocasio-Cortez ha poi spiegato: “Mi sentivo completamente sola. Così sola che ho fatto un test di gravidanza in un bagno pubblico nel centro di Manhattan”. Quello che la politica vuole spiegare, raccontando la sua vicenda, è che negare l’accesso all’aborto significa violare i diritti umani. Negando l’aborto si viene meno al diritto della donna di autodeterminarsi, costringendola a portare avanti una gravidanza indesiderata. Garantire la possibilità di abortire è un mezzo con cui è possibile assicurare il rispetto dei diritti umani delle donne, al fine del raggiungimento della giustizia sociale e di genere.

La legge che tutela l’aborto consente alle donne, nei casi previsti, di poter ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza. In modo da assicurare le giuste condizioni igienico-sanitarie ed il giusto sostegno psicologico a coloro che necessitino tale operazione.