Trump pronto a vietare l’uso di TikTok negli Stati Uniti. La comunicazione ai giornalisti dall’Air Foce One.
Prosegue la lotta dura di Donald Trump conro TikTok, con il presidente statunitense che ha fatto sapere che vieterà l’uso del social network negli Stati Uniti.
Trump pronto a vietare TikTok negli Stati Uniti
Una decisione forte, figlia della convinzione che TikTok sia uno strumento utilizzato da Pechino. E così il presidente degli Usa ha annunciato ai giornalisti che procederà con il divieto di utilizzare il social network.
I dubbi delle autorità statunitensi sul social network e sui presunti legami con Pechino
Le autorità statunitensi stanno valutando se in effetti la nota applicazione rappresenti una minaccia per la sicurezza. Non sembra avere particolari dubbi Donald Trump, che da settimane ha dichiarato guerra al social network. I vertici di TikTok si sono sempre difesi respingendo le accuse e negando ogni tipo di coinvolgimento, diretto o indiretto, con la politica.
Il ruolo di Microsoft
Nelle ultime ore negli States era circolata la notizia secondo cui Trump avesse invitato ByteDance a vendere TikTok, e non a caso si era parlato di un interessamento di Microsoft.
I media, come ad esempio il New York Times, avevano confermato la trattativa tra Microsoft e la società di Mayer per il social network. Una trattativa ancora alle battute iniziali ma seguita con particolare interesse nella convinzione che la pista fosse effettivamente calda.
Le indiscrezioni trovano una parziale smentita nelle dichiarazioni del presidente che parlando con i giornalisti ha fatto sapere di essere intenzionato a vietare l’uso dell’applicazione. A meno che quella di Trump non sia una minaccia per agevolare in qualche modo la trattativa per la cessione del social network, che uscirebbe così dalla sfera di Pechino.
TikTok nel mirino delle autorità
Trump non è l’unico nemico dichiarato di TikTok. In India le autorità hanno vietato l’uso dell’applicazione già dalla fine di giugno, mentre il Pakistan ha stretto le maglie dei controlli sui contenuti condivisi sulla piattaforma, considerati come immorali e osceni.