I numeri della settimana tra il 31 agosto e il 6 settembre, confermano il trend degli ultimi mesi, riguardo il calo dei casi.
A dimostrarlo, l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, pubblicato oggi. I nuovi positivi sono stati 123.782 rispetto ai 149.701 della settimana scorsa. In aumento solo in tre province: Ravenna (7,2%) e Forlì-Cesena (7,4%) in Emilia Romagna, e Belluno (2,4%) in Veneto. In diminuzione anche i decessi (447, un mese fa erano più di mille). Liberati 968 posti letto in area medica, 41 in terapia intensiva.
La quarta dose
Riguardo la quarta dose, però, le somministrazioni andrebbero a rallentatore: somministrate solo 2,3 milioni di dosi, su una platea di 17 milioni di over 60 e persone fragili. Considerando che poco meno di 2 milioni di questi sono guariti da meno di tre mesi, restano 13 milioni di persone che dovrebbero ricevere subito la quarta dose. La copertura, per quel riguarda la quarta dose, varia molto di regione in regione: dal 6,6% della Provincia di Bolzano, al 33,7% del Piemonte.
Lunedì 5 settembre, l’Agenzia italiana del farmaco ha confermato lo start in Italia dei vaccini bivalenti Pfizer e Moderna, aggiornati alla variante di coronavirus chiamata Omicron BA.1. Il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha però commentato la variante “non circola più in Italia, e per le varianti successive, ci sono dei vaccini in dirittura d’arrivo”.
Ma “quello che è davvero importante per over 60 e fragili, è fare al più presto la quarta dose, con qualunque vaccino disponibile, senza attendere ulteriormente. La popolazione generale, invece, può utilizzare i vaccini già esistenti o attendere quello sviluppato per le varianti successive, chiamate BA.4 e BA.5, che dovrebbero essere approvate dall’Ema verso metà settembre” ha epilogato l’Agenzia italiana del Farmaco.