Oristano, vaccini ad amici e parenti: indagati 15 medici e infermieri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Vaccino ad amici e parenti, indagati 15 medici e infermieri

Carabinieri

Oristano, vaccino somministrato ad amici e parenti: 15 medici e infermieri indagati per abuso d’ufficio e peculato.

Continuano le indagini sui furbetti del vaccino e arriva da Oristano la notizia di 15 medici e infermieri indagati per aver vaccinato amici e parenti che quindi hanno saltato la fila.

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Carabinieri macchina
Carabinieri macchina

Vaccini a amici e parenti, indagati 15 medici e infermieri ad Oristano

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, 15 persone, medici e infermieri, sono indagati per aver somministrato il vaccino ad amici e parenti. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dai Carabinieri del Nas.

La Procura di Oristano aveva aperto un’inchiesta per abuso d’ufficio e peculato. L’indagine si concentra proprio sui furbetti del vaccino, quindi sulle persone che senza alcun diritto saltano la fila approfittando magari di conoscenti nel mondo sanitario o ospedaliero.

L’ipotesi investigativa è che i 15 indagati abbiano approfittato e abusato della propria posizione per somministrare il vaccino ad amici e parenti.

Vaccino Covid
Vaccino Covid

Le indagini degli inquirenti

L’inchiesta nasce da un’informativa dei Carabinieri del Nas che hanno intercettato alcune irregolarità per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini a soggetti non appartenenti alle categorie prioritarie, quindi anziani, soggetti con patologie gravi, personale scolastico e uomini delle forze dell’ordine.

La caccia ai furbetti del vaccino

In Italia è iniziata la caccia ai furbetti del vaccino. Le autorità vogliono capire a chi siano state somministrate le dosi che non sono andate ai soggetti fragili. E soprattutto vogliono capire perché queste dosi non sono andate a soggetti fragili ma a persone senza alcuna priorità.

Lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi si è schierato fermamente contro questa pratica che rallenta le riaperture. Il premier ha infatti evidenziato come per riaprire in sicurezza si debbano mettere al sicuro i soggetti fragili. Ogni dose somministrata ad una persona non fragile è un passo indietro verso le riaperture.

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ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2021 11:32

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