Vaccino Covid, chi ha diritto alla precedenza. I soggetti di età inferiore ai 70 anni che possono ricevere il vaccino in anticipo rispetto al piano vaccinale.
Le autorità sanitarie italiane stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli del piano di vaccinazione indicando le categorie e quindi le persone che hanno diritto alla precedenza, o meglio che avranno la precedenza quando si sarà completata la vaccinazione degli over 80, e che quindi potranno ricevere il vaccino contro il Covid prima del calendario del piano vaccinale.
Il vaccino contro il Covid agli operatori sanitari
Nella prima fase della campagna di vaccinazione, ormai in dirittura di arrivo, sono stati immunizzati i medici, gli infermieri, gli ospiti delle Rsa e gli operatori delle Rsa. Dalla metà del mese di febbraio in Italia inizieranno le somministrazioni alle persone con più di ottant’anni. Terminata questa fase si procederà con la seconda fase vera e propria della campagna di vaccinazione.
La seconda fase della campagna di vaccinazione
Durante la seconda fase della vaccinazione le dosi saranno somministrate, nell’ordine, a persone tra i 75 e i 79 anni, poi alle persone tra i 70 e i 74 anni. Quindi si procederà con la somministrazione ai soggetti vulnerabili under 70, poi alle persone dai 60 ai 69 anni. Infine si procederà con la somministrazione alle persone non a rischio tra i 55 e i 59 anni.
Vaccino Covid, chi ha diritto alla precedenza
Ci sono persone che hanno diritto alla precedenza, ossia persone di età inferiore ai 70 anni con patologie respiratorie, patologie neurologiche, soggetti che soffrono di obesità, malattie cardiocircolatorie, problemi renali, patologie oncologiche ma anche persone che hanno subito un trapianto. Si stima che questi soggetti fragili under 70 siano circa sei milioni.
Come riferito dall’Ansa, secondo l’aggiornamento del piano vaccini i soggetti fragili sono quelli con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità.
Il vaccino AstraZeneca
In base alle più recenti indicazioni, il vaccino AstraZeneca sarà somministrato al personale scolastico (docente e non), agli agenti della polizia penitenziaria, ai detenuti, agli agenti di polizia e agli uomini delle forze dell’ordine. In questo caso non ci sono priorità tra le categorie, quindi le Regioni sono libere di muoversi in libertà.