Come funziona il vaccino di Oxford contro il coronavirus, a che punto la fase di sperimentazione e quando potrebbe essere diffuso.
Nella corsa al vaccino contro il Covid 19 c’è anche un pezzo di Italia, ossia il Vaccino Oxford-AstraZeneca, frutto di una prestigiosa e proficua collaborazione. In realtà fino agli inizi del mese di novembre sembrava dovesse essere uno dei primi prodotti destinati all’approvazione, invece nel corso delle settimane è passato in secondo piano per lo sprint di Pfizer e Moderna, arrivate ormai alle battute conclusive.
Come funziona il vaccino di Oxford contro il Covid 19
Stando alle informazioni note, AZD222, meglio noto come il vaccino di Oxford, sfrutta un adenovirus con la proteina Spike, quella agganciata dal Sars-CoV2 per agganciare l’organismo umano.
Si tratterebbe di una procedura meno rivoluzionaria rispetto a quella utilizzata da Pfizer e Moderna, che sfruttano la tecnologia dell’mRNA o RNA Messaggero, ma proprio per questo motivo secondo alcuni esperti potrebbe essere più sicuro.
Al momento i dati che abbiamo sono quelli pubblicati al termine della fase 2 della sperimentazione.
Al termine della seconda fase la società ha fatto sapere che i risultati sono incoraggianti ma c’è un però. I dati devono essere confermati in fase 3, in quanto ‘il trial non ha valutato l’efficacia del vaccino’.
AstraZenca, che collabora con Oxford per la realizzazione del vaccino contro il Covid 19, ha fatto sapere che la seconda fase di test ha comunque confermato che ci sono pochi effetti collaterali.
Il vaccino attiva due forme di immunità: cellulare e anticorpale, questo in tutti i gruppi di età e attraverso la somministrazione standard.
La messa a punto e l’approvazione
Ma il vaccino Oxford-Pomezia quando sarà pronto? Questa è in effetti una delle domande che più interessano. Alla fine dell’estate qualcuno ipotizzava che il prodotto in questione potesse essere pronto addirittura per settembre. Poi la data è stata posticipata ad ottobre, quindi a dicembre.
Alla fine del mese di novembre la sensazione è che per la distribuzione del vaccino contro il Covid 19 prodotto tra Oxford e Pomezia si dovrà attendere il secondo trimestre del 2021. Ma siamo in un campo dove fare ipotesi è previsioni potrebbe essere avventato. La certezza è che nessun vaccino riuscirà a contenere la seconda ondata, che i Paesi europei stanno fronteggiando di fatto con le stesse armi della prima. Distanziamento, mascherine e chiusure.
Il 23 novembre 2020 Oxford e AstraZeneca hanno comunicato i risultati della fase di sperimentazione facendo sapere che il vaccino ha raggiunto un’efficacia del 70%. Non si esclude che la distribuzione del vaccino possa essere anticipata.