Vaiolo delle scimmie, muore un carabiniere a Cuba 

Vaiolo delle scimmie, muore un carabiniere a Cuba 

Germano Mancini è il carabiniere italiano deceduto durante una vacanza a Cuba: la causa potrebbe essere un’infezione da vaiolo delle scimmie.

Stando a quanto riferito dalle autorità di Cuba, si tratterebbe del primo caso di contagio da vaiolo delle scimmie verificatosi nell’isola cubana. L’uomo, di 50 anni, un carabiniere italiano, era partito insieme ai suoi amici verso l’isola per fare una vacanza.

Sfortunatamente, Germano Mancini, il luogotenente da poco comandante reggente della stazione di Scorzè, in provincia di Venezia, è deceduto nella giornata di domenica 21 agosto. La notizia è giunta oggi attraverso il ministero della Salute cubano. I medici di Cuba hanno riferito che Germano Mancini sarebbe deceduto a causa del vaiolo delle scimmie.  

Chi era Germano Mancini 

La vittima era originaria di Pescara, ma abitava da oltre un anno in un paesino situato in provincia di Venezia, a Noale. Padre di un figlio già adulto, Germano Mancini era in servizio a Scorzè da più di 15 anni. Nais Marcon, il sindaco della cittadina in cui era residente Mancini, ha dichiarato: «L’avevo visto l’ultima volta ai primi di agosto. Ci siamo incontrati al Rally, l’evento motoristico di Scorzè. Il comandante Mancini mi è sembrato in ottima forma, come sempre. Non ho notato in lui nulla di diverso dal solito, anche se qualcuno diceva che ultimamente era dimagrito». Sono queste le parole del primo cittadino al Corriere Veneto on line. 

Nonostante il ministero della Salute cubano abbia riferito in una nota che la causa del decesso di Mancini è riconducibile ad un’infezione da vaiolo delle scimmie, l’ambasciata italiana a l’Avana ancora non ha confermato le cause che hanno condotto l’uomo alla morte. 

La nota del ministero della Salute

All’interno di una nota del ministero di Cuba si legge: «Si tratta di un paziente maschio, di nazionalità italiana, arrivato a Cuba come turista il 15 agosto. Durante il suo soggiorno ha alloggiato in una casa in affitto e ha visitato diversi luoghi nelle province occidentali del paese. Il 17 agosto ha presentato sintomi generali e il 18 si è recato ai servizi sanitari per il loro persistere».  

In seguito il quadro clinico dell’uomo sarebbe peggiorato. «Durante le prime cure mediche fornite i sintomi sono peggiorati e questo ha richiesto il trasferimento d’urgenza per il ricovero. Nel corso dell’esame sono state identificate lesioni cutanee che clinicamente fanno sospettare di Monkeypox». Infine la nota conclude: «Vengono studiate le possibili cause che potrebbero aver condizionato la sua gravità e si approfondisce la ricerca epidemiologica». 

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