Il vaiolo delle scimmie avanza pericolosamente. Questo il bollettino diffuso dall’Oms in merito al nuovo virus.
Una nuova pandemia appare come un’ipotesi da incubo. Eppure, non siamo così lontani dalla nefasta possibilità di un nuovo virus mondiale: il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo a macchia d’olio. Stando all’allarme lanciato dall’Oms, forse dovremmo iniziare a preoccuparci.
L’allarme dell’Oms
“I casi di vaiolo delle scimmie sono triplicati nella regione europea” dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) “nelle ultime 2 settimane”. Nel dettaglio, In Europa si è registrato “quasi il 90% di tutti i contagi confermati in laboratorio e segnalati a livello globale da metà maggio. E dalla mia ultima dichiarazione del 15 giugno, 6 nuovi Paesi e aree, per un totale di 31, hanno segnalato casi” di vaiolo delle scimmie. Il bilancio è salito, complessivamente, a “oltre 4.500 contagi confermati in tutta la regione”. Questo l’allarme lanciato da Hans Kluge, direttore di Oms Europa: “La regione europea rimane al centro di questo focolaio in espansione”, afferma Kluge.
“La maggior parte dei casi” di monkeypox “riportati finora hanno interessato persone tra i 21 e i 40 anni di età e il 99% sono uomini, con la maggior parte, fra coloro per i quali abbiamo informazioni in merito, che hanno rapporti sessuali con uomini. Tuttavia – commenta Kluge – sono stati segnalati piccoli numeri di casi anche tra familiari, contatti eterosessuali e contatti non sessuali, nonché tra i bambini”.
“Laddove le informazioni sono disponibili – asserisce il leader di Oms Europa – quasi il 10% dei pazienti è stato ricoverato in ospedale per terapie o isolamento, e un paziente è stato ricoverato in terapia intensiva. Fortunatamente, finora non risultano morti. La stragrande maggioranza dei casi si è presentata con un’eruzione cutanea e circa 3 quarti hanno riportato sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolore muscolare, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa”.