Il generale Vannacci nominato capo di Stato maggiore del Comando Forze Operative Terrestri. Una decisione che nasconde dei timori.
Nuovo incarico per il generale Roberto Vannacci nominato ufficialmente capo di Stato maggiore de Comando Forze Operative Terrestri. L’uomo si trasferirà a Roma già dalla giornata di oggi, lunedì 4 dicembre, successivamente, a seguito di una settimana di affiancamento all’attuale responsabile, assumerà le piene funzioni del nuovo incarico. Una posizione che nasconderebbe alcuni retroscena legati a “paure” della Premier, Giorgia Meloni.
Vannacci, la nuova nomina
Roberto Vannacci torna ad essere protagonista delle questioni di attualità della politica italiana e non solo. Il generale, che a seguito delle polemiche causate dal suo libro autoprodotto, ‘Il mondo al contrario’, era stato avvicendato da comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze, adesso si ritrova ad avere un nuovo ruolo: capo di Stato Maggiore del Comando delle forze operative terrestri dell’Esercito.
La conferma sull’incarico è arrivata dal diretto interessato al Corriere della Sera ma anche dal Ministro della Difesa, Crosetto, che ha spiegato come tale ruolo sia consono a Vannacci “per grado, esperienza e diritto”.
La minaccia per Giorgia Meloni
La Stampa, però, ha voluto sottolneare alcuni aspetti legati a questo nuovo incarico del generale Vannacci.
Il quotidiano, infatti, ha spiegato come dietro la nomina del generale ci sarebbero alcuni timori e paure anche della Premier Giorgia Meloni.
Dal punto di vista militare, la nomina attuale andrebbe a “risarcire” l’uomo dopo le polemiche legate al suo libro e la rimozione dal vecchio incarico. A spiccare, però, sarebbe una seconda motivazione. Dentro Fratelli d’Italia, infatti, sarebbero convinti che se Vannacci fosse stato redarguito dal suo superiore, senza l’entrata in scena del ministro, del caso non si sarebbe parlato così tanto. Il conflitto con il generale era ciò che Meloni temeva di più. Perché rappresentava l’accusa di aver cambiato linea e, quindi, quella che molti potrebbero chiamare “mancanza di coerenza” dopo l’ingresso a Palazzo Chigi.
Tra gli altri passaggi, La Stampa ha sottolineato come questo nuovo ruolo del generale faccia paura a Giorgia Meloni. La premier e i suoi temono che questo incarico non sia un modo per “frenare” l’uomo dalle sue ambizioni politiche. Anzi, che possa essere una spinta maggiore ad una candidatura alle Europee.