Vannacci contro Tajani e i ministri Ue: “Sanzioni e guerra aggravano la crisi economica del Vecchio Continente”. Le dichiarazioni complete.
Il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, ha espresso dure critiche nei confronti della politica dell’Unione Europea e del governo italiano riguardo la gestione delle tensioni con la Russia. In un’intervista rilasciata ad Affaritaliani.it, Vannacci ha commentato l’approvazione del decimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina e le nuove sanzioni anti-Mosca, sottolineando il loro impatto negativo sull’economia europea.
Sanzioni alla Russia e perdita del principale fornitore energetico
“Il rapporto Draghi inserisce tra le tre cause di scarsa competitività e produttività dell’Europa la perdita del più grande fornitore di energia del Vecchio Continente, ovvero la Russia, e le accresciute tensioni internazionali. Cosa fanno i ministri europei? Inaspriscono le sanzioni contro la Russia, aggravando così una delle tre cause del tracollo economico del Vecchio Continente, e insistono per una guerra ad oltranza, inasprendo così la seconda delle tre cause della crisi del Vecchio Continente. Tipico esempio di come l’analisi si trasforma in paralisi”, ha dichiarato Vannacci.
Secondo Vannacci, l’inasprimento delle sanzioni contro la Russia sta ulteriormente peggiorando la situazione economica dell’Europa, già in difficoltà a causa della crisi energetica. La decisione di escludere la Russia come principale fornitore di gas e petrolio ha portato a un aumento dei costi per cittadini e imprese, indebolendo la competitività del Vecchio Continente.
“Cosa fanno i ministri europei? Inaspriscono le sanzioni contro la Russia, aggravando così una delle tre cause del tracollo economico del Vecchio Continente”, ha ribadito Vannacci, riferendosi alla crescente difficoltà dell’Europa a reperire fonti energetiche alternative a costi sostenibili.
Vannacci: il rischio della guerra ad oltranza e la paralisi europea
Altro tema centrale affrontato dal generale è il sostegno militare all’Ucraina e il protrarsi del conflitto. Vannacci ha criticato l’approvazione del decimo pacchetto di aiuti e le parole del ministro Antonio Tajani, che aveva dichiarato: “Italia al fianco di Kiev, la pace non sia resa”. Secondo Vannacci, questa politica non porta alla pace, ma al contrario, alimenta la guerra.
“Insistono per una guerra ad oltranza, inasprendo così la seconda delle tre cause della crisi del Vecchio Continente”, ha affermato l’europarlamentare. A suo giudizio, questa situazione è il risultato di una gestione politica priva di soluzioni concrete, che porta l’Europa a una situazione di stallo economico e decisionale.
Vannacci ha definito il comportamento dei governi europei “un tipico esempio di come l’analisi si trasforma in paralisi”, sottolineando la necessità di una revisione radicale delle attuali politiche europee.