Vannacci si è messo in un’altra brutta situazione: scontro in tv per frasi su donne e bambini

Vannacci si è messo in un’altra brutta situazione: scontro in tv per frasi su donne e bambini

Il generale Vannacci a ‘È sempre Cartabianca’ su Rete4 protagonista di un diverbio con Bianca Berlinguer, Nichi Vendola e Zan.

Ancora un forte diverbio in tv per il generale Vannacci. Questa volta lo scontro arriva durante ‘È sempre Cartabianca‘ su Rete4 con la padrona di casa, Bianca Berlinguer, Nichi Vendola e Alessandro Zan, piuttosto alterati per alcune posizioni dell’uomo che ha provato a spiegare le sue parole nel libro recentemente pubblicato ‘Il mondo al contrario’. In modo particolare, la discussione è avvenuta su alcune frasi ritenute “pro Putin” e “pro Russia”.

Vannacci “pro Putin”: il diverbio in tv

Nel corso della serata di ‘È sempre Cartabianca’ su Rete4, Vannacci ha provato a spiegare meglio alcune sue linee di pensiero respingendo le accuse di essere “filoPutiniano”.

Il generale ha sottolineato come la sua visione sia ben differente: “Non considero la Russia di Putin un modello. Nel mio libro descrivo uno dei lati positivi della società russa”, le sue parole. In modo particolare ha rimarcato: “Ad esempio la sicurezza di Mosca. Donne e bambini possono girare nei parchi di sera senza nessun problema“.

E ancora: “Penso che negli ultimi anni si sia verificata una prevaricazione delle minoranze sul sentimento comune della maggioranza, quello che io chiamo ‘buon senso'”.

Le repliche furenti

Al netto di una Bianca Berlinguer abile padrona di casa, a rispondere a Vannacci sono stati Vendola e Zan. In particolare il primo ha sottolineato: “Il mondo capovolto non è quello che lui descrive ma è quello che lui ha nella sua testa”, ha detto l’ex governatore della Puglia.

Ancora più duro Alessandro Zan: “Vannacci, che ricordo essere ancora un generale dell’Esercito in servizio in diretta tv nazionale ha paragonato le persone lgbtqia+ ai ‘delinquenti e agli ‘occupatori abusivi di case’. Mi chiedo quanto questo tentativo di criminalizzazione di una parte delle cittadine e dei cittadini italiani debba proseguire, ormai nel più totale silenzio del governo e dei vertici militari”.

E rincarando la dose: “Quella che Vannacci vuole mascherare per libertà di espressione è incitamento all’odio e alla violenza verso le persone lgbtqia+”. “Si tratta di qualcosa sempre inaccettabile, tanto più se arriva da chi veste una divisa. Lo ripeto: la sua permanenza ai vertici del’’Esercito è un danno alla credibilità e all’onorabilità delle forze armate”.