Covid, la diffusione della variante Delta plus potrebbe portare a nuove chiusure. La riflessione del Professor Pregliasco.
In Italia aumenta la preoccupazione per la diffusione (al momento lenta e controllata) della nuova mutazione della variante Delta del Covid, la Delta plus, e c’è chi, come il Professor Pregliasco non esclude la possibilità di dover far ricorso a nuove chiusure per evitare contraccolpi in termini di ricoveri e decessi, oltre che di contagi.
Preoccupa la diffusione della variante Delta plus del Covid: non sono da escludere nuove restrizioni
Intervenuto ai microfoni di Un giorno da pecora, in onda su Radio 1, Pregliasco ha ricordato che la nuova mutazione della variante Delta sembra più contagiosa (si parla del dieci per cento circa) rispetto alla variante Delta tradizionale e che non è possibile escludere nuove chiusure per contenere la diffusione della nuova mutazione che potrebbe iniziare a circolare in maniera più rapida proprio nel momento in cui nei primi vaccinati si registra un calo dell’efficacia del vaccino. Questo ovviamente è un rischio solo potenziale. Al momento i vaccini risultano efficaci contro il Covid e anche contro le varianti in circolazione.
Se anche non dovesse esserci bisogno di procedere con nuove restrizioni, difficilmente potremo abbandonare in tempi brevi quelle attualmente in vigore.
Come si diffonde la nuova mutazione del virus
In Gran Bretagna, dove la nuova variante è stata individuata a luglio, nelle ultime settimane si è registrato un aumento dei casi. Va detto però che in Gran Bretagna, dove la campagna di vaccinazione ha raggiunto livelli altissimi, sono state revocate tutte le restrizioni contro la diffusione del virus, quindi l’aumento dei casi rappresenta una conseguenza scontata. Chiarito questo punto, l’aumento i dati che arrivano dalla Gran Bretagna suggeriscono che la variante è più contagiosa ma non si diffonde a ritmi allarmanti. Questo presumibilmente anche per merito dei vaccini, che sembrano in grado di contenerla.