Cos’è la variante Kappa del Covid, con quale velocità si diffonde e come reagisce ai vaccini. Cosa sappiamo sulla nuova “minaccia”.
Negli ultimi monitoraggi delle autorità sanitarie, sono due le varianti del Covid che vengono seguite con particolare attenzione e preoccupazione: la variante Delta, che ormai abbiamo imparato a conoscere, e la variante Kappa, che si diffonde con particolare velocità proprio come la variante Delta.
Cos’è la variante Kappa del Covid
La variante Kappa è uno dei sottotipi della variante Delta. Quella che prima era chiamata variante indiana aveva il nome di B.1.617. La variante Delta è chiamata B.1.617.2 mentre la variante Kappa è anche nota come B.1.617.1. Come testimoniato dai nomi, siamo di fronte alla stessa famiglia. Si tratta di sottotipi.
Le caratteristiche: quanto si diffonde?
In realtà le informazioni sulla variante Kappa del Covid non sono tantissime, anche perché la sua diffusione è stata in qualche modo oscurata dalla diffusione della variante Delta. Sappiamo che la variante Kappa è più facilmente trasmissibile rispetto alla variante Alfa (prima variante inglese) e sembra essere più contagiosa.
La diffusione della variante si registra soprattutto tra adolescenti e giovani. Per questo motivo si sta spingendo per completare il ciclo di vaccinazione nei soggetti a rischio e nei giovani.
Variante Kappa, i vaccini sono efficaci?
Come per la variante Delta, i dati sembrano indicare che anche la variante Kappa è in grado di bucare la protezione garantita da una sola dose di vaccino.
La buona notizia è che i vaccini AstraZeneca e Pfizer si sono dimostrati efficaci contro Kappa e Delta. Ma questo al completamento del ciclo vaccinale. Anche Johnson & Johnson ha recentemente informato che il proprio vaccino monodose risulta efficace contro la variante Delta.
Vaccini e variante Kappa
I vaccini AstraZeneca e Pfizer si sono dimostrati efficaci contro la variante Kappa e Delta, conferma uno studio condotto dall’Università di Oxford e pubblicato su Cell. Lo studio ha indagato la capacità degli anticorpi monoclonali nel sangue delle persone guarite e di quelle vaccinate di neutralizzare le varianti.