Formula 1, la McLaren apre alla vendita il 30 per cento delle quote

Formula 1, la McLaren apre alla vendita il 30 per cento delle quote

In vendita il 30% delle quote della McLaren. L’obiettivo sarebbe quello di attirare nuovi capitali.

WOKING (INGHILTERRA) – L’emergenza coronavirus ha colpito anche la Formula 1. Dopo essere stata costretta a licenziare 1.200 dipendenti, la McLaren, secondo quanto riportato da Sky News, avrebbe messo in vendita il 30% delle quote azionare.

Una ‘mossa’ per cercare di attirare nuovi capitale e combattere la crisi economica provocata dalla pandemia. La speranza resta quella di poter contare su altri imprenditori in vista di un periodo che non si preannuncia semplice.

La McLaren mette in vendita le azioni

Non è un momento semplice per la McLaren. La pandemia ha portato il team di Woking a licenziare 1.200 dipendenti (70 riguardanti la Formula 1 n.d.r.) e mettere in vendita il 30% delle azioni per avere nuovi capitali.

Fino ad ora, il pacchetto di maggioranza è nelle mani della holding del Bahrain Mutalakat con il 56%. Nel consiglio di amministrazione c’è anche l’imprenditore saudita Mansour Ojjeh (14%) mentre il 10% delle quote è in mano di Michael Latifi, padre del pilota della Williams Nicholas. Nelle prossime settimane il team di Woking potrà contare su nuove entrate per cercare di superare l’emergenza economica causata dal coronavirus. E la ripartenza della stagione potrebbe aiutare la scuderia britannica a trovare questi capitali.

Montmelo’ (Spagna) 20/02/2019 – test F1 / foto Federico Basile/Insidefoto/Image Sport nella foto: Carlos Sainz Jr

La Formula 1 e il coronavirus

Non è un periodo molto florido per la Formula 1. L’emergenza coronavirus ha creato diversi problemi economici alle squadre con McLaren e Williams che hanno deciso di mettere in vendita le proprie quote per consentire l’ingresso di ulteriori capitali.

La ripartenza potrebbe aiutare questo settore anche se le rigide regole del coronavirus non consentiranno ai team di poter partecipare al Gran Premio con l’intero organico. Le scuderie dovranno rispettare delle misure ben precise per evitare i contagi. E, in caso di un positivo, il motore non si fermerà almeno per il momento.