Verona: il ballottaggio mette nervosismo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Verona: il ballottaggio mette nervosismo

Piazza Brà e Arena di Verona

Una possibile vittoria del centrosinistra domani a Verona mette in agitazione il centrodestra.

L’ex calciatore Tommasi spaventa il centrodestra, ma su tutti il sindaco uscente Sboarina. Domani ci sarà il ballottaggio nei 13 capoluoghi e a Verona si gioca una partita storica. La destra si è presentata divisa e dopo gli scontri con Tosi, Sboarina si scaglia contro il candidato dell’opposizione arrivato in vantaggio al primo turno. La vittoria della sinistra spaventa la destra scaligera.

Damiano Tommasi ha condotto una campagna elettorale sotto tono senza troppe urla e comizi ed è rimasto seduto mentre le due destre litigavano, cosa che gli ha fatto ottenere il vantaggio al primo turno. Il secondo turno di domani potrebbe consegnare alla sinistra la città di Verona dopo un dominio della destra trentennale – dal 1994 governa il centrodestra nel capoluogo.

Questo timore ha messo in agitazione Sboarina, superato dall’ex calciatore di 7 punti e lo ha portato a riversare questa rabbia contro l’avversario. «Tommasi vuol far diventare Verona una capitale transgender» e altre frasi di questo genere per attaccare sui valori base della destra quelli “non negoziabili” il candidato di centrosinistra.

Damiano Tommasi
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Sboarina attacca Tommasi

A sostenere queste accuse contro Tommasi anche il vescovo di Verona Zenti e non è la prima volta che il vescovo interviene nel dibattito politico. Zenti ha esplicitamente condannato l’ideologia gender, l’aborto e l’eutanasia invitando gli elettori veronesi a votare per il candidato di destra Sboarina, in modo più o meno esplicito.

Proprio sull’ideologia gender si è battuto Sboarina perché nel suo programma Tommasi ha introdotto la Carta Re.a.dy che ha come obiettivo la promozione di atti e provvedimenti amministrativi per tutelare dalle discriminazioni le persone LGBTQIA+. Inoltre, alla domanda dell’ex sindaco se volesse portare nelle scuole l’ideologia gender, Tommasi ha risposto di non sapere nemmeno cosa intenda esattamente con questa frase.

«Verona ha delle radici profonde che dobbiamo difendere” insiste Sboarina non riuscendo a spiegarsi come sia possibile che la città di Verona abbia votato al 38% Tommasi. Questa rabbia gli sta facendo perdere la bussola, ma ormai la resa dei conti è vicina.

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ultimo aggiornamento: 25 Giugno 2022 16:29

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