Donna uccisa in casa a Verona, fermato un uomo: stava viaggiando in autostrada, si pensa ad una fuga. L’uomo si è tolto la vita in carcere.
Calmasino di Bardolino, Verona: una donna di 27 anni è stata trovata morta in casa, probabilmente uccisa, almeno stando agli ultimi sviluppi delle indagini. A lanciare l’allarme è stato il compagno della giovane, che ha trovato il corpo della giovane riverso a terra, a pancia in giù. Nella notte tra domenica e lunedì le forze dell’ordine hanno arrestato un uomo, sospettato dell’omicidio della ragazza. Stando a quanto appreso, il soggetto stava fuggendo in autostrada. Nella giornata di lunedì 27 settembre l’uomo si è tolto la vita in carcere. Il cadavere è stato rinvenuto dalle forze dell’ordine alle 5:30.
Calmasino, Verona: donna di 27 anni uccisa in casa
La vittima si chiama Chiara Ugolini, 27 anni. A trovare il corpo della giovane è stato il fidanzato, che ha immediatamente allertato i soccorritori e le forze dell’ordine. La ragazza era a terra, a pancia in giù. In un primo momento si era parlato di un giallo e qualcuno aveva ipotizzato anche un incidente domestico.
Fermato un uomo
Senza escludere alcuna ipotesi, i sospetti degli inquirenti si sono concentrati su un vicino di casa della vittima. Un uomo con precedenti penali e che risultava irraggiungibile.
Nella mattinata di lunedì è emersa la notizia del fermo di un uomo, sospettato della morte della ventisettenne. Si tratta del vicino di casa della vittima. Il soggetto, che viaggiava in autostrada a bordo di una moto, è stato fermato dalla Polizia Stradale. Secondo le notizie raccolte, ancora non confermate in via ufficiale, il soggetto avrebbe confessato dopo il fermo. L’uomo avrebbe reso dichiarazioni spontanee alla presenza degli agenti della Polizia e dei carabinieri.
L’uomo era uscito di galera nel mese di giugno per due rapine messe a segno nel 2006. Era a casa per l’affidamento in prova ai servizi sociali.
La ricostruzione
L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella dell’aggressione a sfondo sessuale. L’assassino sarebbe entrato dal balcone e avrebbe aggredito la vittima che si sarebbe difesa. Stando a quanto raccolto e riferito dall’Ansa, la ragazza aveva in bocca uno straccio imbevuto di candeggina o comunque detersivo. L’Ansa riferisce inoltre che la ragazza non avrebbe subito violenza sessuale.
Il killer si toglie la vita in carcere
A distanza di venti giorni dall’arresto, l’uomo accusato di omicidio si è tolto la vita in carcere. A riferire del suicidio, come riportato da La Repubblica, è stato il segretario nazionale della Uilpa Polizia precisando che il corpo è stato rinvenuto nelle prime ore di lunedì 27 settembre. L’uomo si è tolto la vita nel giorno dell’interrogatorio.