Max Verstappen lancia la sfida a Lewis Hamilton: “Forse Dio è con lui ma lui non è Dio, posso batterlo. Lo reputo vulnerabile”.
Max Verstappen accende i motori e lancia la sfida a Lewis Hamilton. Prima ancora della presentazione ufficiale delle monoposto e prima ancora dei primi testi in pista, il pilota della Red Bull ha lanciato la sfida al campione della Mercedes mostrando una certa sicurezza nei propri mezzi. Insomma, la stoffa del campione ce l’ha e non ci sono dubbi.
Max Verstappen, “Hamilton non è Dio, posso batterlo”
Intervenuto a un evento della Red Bull, Max Verstappen ha lanciato il guanto di sfida a Lewis Hamilton. Il pilota olandese ha provato a scalfire la fama del campione della Mercedes mostrando una certa sicurezza nei propri mezzi. Caratteristica essenziale per diventare un campione.
“In Formula 1 molto dipende dalle vettura che uno ha a disposizione. Lewis è un pilota molto forte, uno dei migliori, però non è Dio e io posso batterlo. Forse Dio è con lui, ma lui non è Dio“.
Se la Ferrari mostra una certa cautela in vista del prossimo campionato, Verstappen spinge la squadra verso la vittoria del titolo iridato auto-candidandosi come possibile avversario numero uno di Hamilton.
“Il nostro obiettivo è quello di sfidare la Mercedes e penso che questa volta potremo essere in grado di farlo. Non vedo l’ora di iniziare, nel team vedo tutti molto motivati e concentrati”.
“Hamilton? Lo reputo vulnerabile”
Vertappen ha poi analizzato quelli che a suo avviso sono i punti deboli di Hamilton, e in parte il pilota della Red Bull sembra aver preso ispirazione dall’analisi fatta nei giorni scorsi da Fernando Alonso.
“Nel 2019 abbiamo chiuso bene, risultando competitivi al massimo e non ci resta che continuare. Hamilton lo reputo vulnerabile nel caso soffra una pressione costante, altrimenti può anche guidare non al 100%, diciamo al 97, senza fare errori. Noi quest’anno possiamo migliorare ancora, vedremo cosa potrà succedere”.
Alla base della rinnovata sicurezza nei propri mezzi da parte di Max Verstappen c’è anche il rinnovo di contratto, che ha dato al pilota nuova tranquillità e senso di appartenenza.
“Se sai di essere in scadenza c’è qualcosa che non fila liscio. Ora invece il mio futuro è chiarissimo e stabile, mi sento in un ambiente focalizzato sull’ottenere vittorie e campionati”.