Vertice a Palazzo Chigi tra Luigi Di Maio e i ministri del Movimento Cinque Stelle. Si definiscono le priorità dei pentastellati per quanto riguarda il governo.
Il vertice tra Luigi Di Maio e i ministri Cinque Stelle dovrebbe rilanciare il leader del MoVimento o quantomeno fare luce sui fedelissimi e gli scontenti.
Vertice a Palazzo Chigi tra Luigi Di Maio e i ministri del Movimento Cinque Stelle
Il vicepremier pentastellato ha chiamato a raccolta i suoi a Palazzo Chigi per fare il punto sul quelle che sono le priorità per il futuro immediato del MoVimento e del governo. Sarebbe nata insomma una sorta di agenda degli impegni. Un contratto informale dal quale Di Maio non potrà sottrarsi, neanche in segno di cordialità con la Lega.
Le tensioni all’interno del MoVimento
Il Movimento Cinque Stelle deve ripartire dalle origini. Lo ha chiesto Beppe Grillo e lo hanno chiesto a gran voce dalla base del partito, spingendo Di Maio a confrontarsi con il voto online dopo il fallimento delle elezioni europee.
Superato lo scoglio Rousseau sembrava che i pentastellati avessero rimesso il timone in rotta, invece alcune iniziative – non condivise – di Di Maio hanno riacceso la protesta. È eclatante il caso del post su Facebook con il quale il leader pentastellato ha dichiarato guerra ai negozi pakistani e cinesi. La base del MoVimento non ha apprezzato né il contenuto né la forma, accusando Di Maio di voler scimmiottare Salvini per provare a sottrargli qualche voto riducendo il gap.
Luigi Di Maio presenta le priorità dei pentastellati
In occasione del vertice Di Maio ha esposto quelle che sono le priorità del MoVimento per quanto riguarda la politica nazionale. Lo scopo del vicepremier pentastellato è quello di rilanciare la legge sul conflitto di interessi, l’introduzione delle norme per il salario minimo orario e infine il taglio delle tasse, unico punto di contatto ideologico con Matteo Salvini.