Vertice tra Salvini e Di Maio, la manovra cambia?

Vertice tra Salvini e Di Maio, la manovra cambia?

Manovra, vertice tra Salvini e Di Maio. Il leghista pronto a fare un passo indietro, il vicepremier pentastellato teme un altro flop agli occhi dei propri elettori.

Il governo va avanti per la sua strada ma non può ignorare i rischi legati al mercato. Lo sanno bene Matteo Salvini e Luigi Di Maio che negli ultimi giorni, agli attacchi contro l’Unione europea, hanno affiancato rassicurazioni per quanto riguarda le banche e i mercati. I due vicepremier si sono incontrati nelle scorse ore per fare il punto della situazione e studiare una strategia che possa consentire all’economia italiana di reggere di fronte al possibile contraccolpo dei mercati a al probabile innalzamento dello spread.

Fonte foto: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/

Il governo non può mandare in crisi il sistema bancario

Nemiche giurate del Movimento Cinque Stelle e della Lega, le banche meritano ora tutti gli sforzi e le attenzioni del governo che non può permettersi di mandare in crisi il sistema bancario. Per poter procedere con la manovra economica studiata negli ultimi mesi serve la fiducia dei risparmiatori e quella degli investitori, altrimenti l’economia italiana potrebbe subire un colpo difficile da ammortizzare.

Manovra, Salvini pronto a fare un passo indietro

L’impressione è che Matteo Salvini – eccezion fatta per la Fornero – sia intenzionato o almeno disposto a rivedere alcuni punti della manovra economica, uno scenario che invece Luigi Di Maio ancora non avrebbe preso neanche in considerazione, come confermano i continui attacchi all’Ue e alla Bce.

fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/

Conte e Salvini dalla parte di Tria

Tra i due vicepremier c’è sempre il ministro Tria, il quale continua a suggerire di rivedere al ribasso la percentuale di debito scendendo dal 2,4 al 2,1%. Sembra che il ministro dell’Economia, attaccato da tutti i fronti fino a qualche settimana fa, sia riuscito a portare dalla sua il premier Conte e, suo malgrado, Matteo Salvini.

Manca solo Di Maio che paga ancora il conto della Tap

Di fatto si attenderebbe solo il passo indietro del vicepremier pentastellato che sa di non poter commettere errori. Il caso Tap ha rappresentato un clamoroso fallimento del Movimento Cinque Stelle che in pochi minuti e pochissime parole ha mandato in fumo centinaia di voti. Fare un passo indietro sulla Manovra non è impossibile ma dipende cosa si vorrebbe tagliare.

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