Vescovo orco accusato di abusi sessuali sul nipote minorenne: l’orribile vicenda

Vescovo orco accusato di abusi sessuali sul nipote minorenne: l’orribile vicenda

Papa Francesco rimuove un vescovo dall’ordine clericale per abusi sul nipote minorenne.

Il 21 marzo 2024 ha segnato la conclusione di un capitolo oscuro nella storia della Chiesa cattolica, con la rimozione di Roger Vangheluwe, un vescovo belga, dallo stato clericale dopo decenni di accuse di abusi sessuali, anche sul nipote minorenne.

Questa decisione radicale, annunciata attraverso una nota del Santo Padre, sottolinea un impegno intransigente della Chiesa cattolica verso la lotta agli abusi sessuali all’interno delle sue mura.

bambino vittima di abuso

La lunga ombra degli abusi sul nipote

Come riportato da Affaritaliani.it, Roger Vangheluwe, una volta a capo della Diocesi, aveva rassegnato le proprie dimissioni nell’aprile del 2010, in seguito alle accuse di abusi sessuali compiuti in passato, inclusa l’ammissione di aver abusato di un nipote minorenne.

Nonostante i crimini fossero caduti in prescrizione, l’emergere di “nuovi elementi gravi” ha richiesto un ulteriore esame del caso da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede.

L’esito del processo di riesame

Il Dicastero per la Dottrina della Fede, dopo un’attenta revisione dei nuovi elementi emersi, ha deciso di ascoltare la difesa del prelato.

L’8 marzo 2024, ha proposto la rimozione di Vangheluwe dallo stato clericale, seguendo le norme stabilite dal motu proprio “Sacramentorum sanctitatis tutela”. Papa Francesco, dopo aver ricevuto la documentazione e le raccomandazioni, ha ordinato l’applicazione della pena durante un’udienza concessa all’11 marzo.

Il gesto del Pontefice non è solo una condanna dei crimini di Vangheluwe ma rappresenta anche un simbolo di vicinanza alle vittime di abusi. “Questo flagello sia sradicato dalla Chiesa,” ha dichiarato Papa Francesco, ribadendo il suo impegno verso la protezione dei più vulnerabili e la promozione di un ambiente sicuro all’interno della comunità ecclesiale.

L’ex vescovo, accettando la decisione, ha espresso il desiderio di ritirarsi in un luogo isolato, dedicandosi alla preghiera e alla penitenza, lontano dal mondo esterno.

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