“I can’t breath”, le urla di John Neville prima della morte (VIDEO)

“I can’t breath”, le urla di John Neville prima della morte (VIDEO)

Il video delle urla di John Neville poco prima della morte. Cinque agenti e un’infermiera accusati di omicidio colposo.

WASHINGTON (STATI UNITI) – E’ stato pubblicato il video del caso di John Neville, afroamericano di 56 anni morto in circostanze che ricordano quelle del caso Floyd. Il filmato risale al 2 dicembre 2019 ed è stato reso pubblico dallo sceriffo della Contea di Forsyth.

Un episodio che sembra essere molto simile a quello di George Floyd con l’uomo che ha gridato per 26 volteI can’t breath (non posso respirare)“. Una vicenda che ha portato al fermo di sei persone (cinque agenti penitenziari e un’infermiera n.d.r.) che ora sono accusati di omicidio colposo.

L’arresto

Il filmato risale al 2 dicembre 2019 quando John Neville viene portato da alcuni agenti penitenziari in un’altra cella dopo la misurazione della pressione fatta da un’infermiera. Qui i cinque agenti penitenziari lo costringono a terra con una presa divenuta ormai nota.

Nel video si sente il detenuto per 26 volte gridare “non posso respirare“, ma i poliziotti non si fermano. Una vicenda che sembra essere molto simile a quella di George Floyd con le sei persone che ora sono accusate di omicidio colposo. E le polemiche per quanto successo in questo carcere non sono mancate con i cittadini che sono pronti a scendere in strada per chiedere giustizia per John.

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L’autopsia

L’autopsia ha confermato che la morte sarebbe avvenuta una lesione cerebrale causata da un arresto cardiaco che ha interrotto l’afflusso di ossigeno.

Un controllo medico che ha confermato la prima ricostruzione fatte dalle autorità locali. I sei indagati sono accusati di omicidio colposo e nelle prossime settimane inizierà il processo. Un decesso molto simile a quello di George Floyd con le proteste che potrebbero iniziare nelle prossime settimane negli Usa per chiedere giustizia per John Neville.

Di seguito il video con la morte di John Neville