Il bambino di 10 anni intrappolato da quattro giorni in un pozzo in Vietnam è morto. I soccorritori non sono riusciti a liberarlo.
Una tragedia in Vietnam che ricorda quella del piccolo Alfredino che sconvolse l’Italia nel giugno dell’81. Un bambino di 10 anni, Nam, è stato intrappolato quattro giorni in un pozzo profondo 35 metri vicino a un cantiere nella provincia del delta del Mekong. Thai Ly Hao Nam, il suo nome completo, è stato dichiarato morto dalle autorità locali. Nonostante gli sforzi dei soccorritori che hanno trascorso quasi 100 ore ininterrotte per salvarlo, non hanno avuto successo.
“Le autorità hanno stabilito che il bimbo è morto e stanno cercando di recuperare il corpo”, ha detto il vicepresidente della provincia meridionale di Dong Thap, Doan Tan Bu. Un video mostra come è caduto nel pozzo il bambino ma non si spiega ancora come sia riuscito a passare attraverso una cavità così stretta e arrivare così in fondo.
Il bambino nel pozzo non ce l’ha fatta
L’incidente in Vietnam è avvenuto alla vigilia di Capodanno, da quando il piccolo Nam è rimasto intrappolato nella conduttura di calcestruzzo larga appena 25cm. Il bambino si trovava vicino a questo cantiere per la ricostruzione di un ponte perché cercava rottami metallici con gli amici. Subito dopo essere scivolato dentro, il piccolo ha gridato disperatamente aiuto e i soccorsi sono intervenuti quasi subito, ma già lunedì le squadre di emergenza non hanno più ricevuto nessun segno di vita nonostante abbiano pompato ossigeno nel pozzo per aiutare il bimbo a respirare.
I soccorritori hanno cercato di estrarre il bambino con l’aiuto di attrezzature speciali, allentando la terra intorno alla conduttura per poterlo tirare su con una gru. Ma non ce l’hanno fatta in tempo. Il bambino è morto a causa del lungo tempo in cui è rimasto intrappolato, la profondità del cratere e le lesioni subite durante la caduta. Tutti questi fattori sono stati fatali. Le autorità hanno ammesso che le operazioni per recuperare il corpo sono alquanto difficili.