Vincenzo De Luca rilancia il dibattito sul terzo mandato e critica la disparità con altre cariche istituzionali, come quella di Sergio Mattarella.
Mentre gli occhi del mondo sono puntati sul Medio Oriente e Matteo Salvini chiama in causa Donald Trump, in Italia il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca riporta l’attenzione sul limite dei due mandati per i governatori. Intervenendo agli Stati generali della Cultura a Napoli, come riportato da Today, ha definito “insopportabile” l’ipocrisia di chi si oppone a un suo eventuale terzo mandato, sottolineando l’assenza di analoghi limiti per altre figure come Sergio Mattarella.
Vincenzo De Luca non si arrende sul terzo mandato
Il governatore campano, alla guida della Regione dal 2015, ha commentato con toni duri la normativa che impedisce un terzo mandato consecutivo. “Quando si parla del terzo mandato c’è un’ipocrisia insopportabile“, ha affermato, contestando la coerenza del sistema politico italiano dove deputati, senatori, sottosegretari, viceministri, ministri e persino il Presidente della Repubblica non hanno limiti di mandato. “Dire che c’è una concentrazione di potere è totalmente idiota“, ha dichiarato con fermezza.
Secondo Vincenzo De Luca, il problema maggiore è che si nega la parola ai cittadini. Il presidente della Regione ha anche polemizzato contro il potere centrale, affermando che non può decidere il futuro dei territori chi non ha alcun legame con essi: “Ha più titolo a decidere un futuro di un territorio un pinguino che vive a Roma e non ha nessun rapporto con i territori o un cittadino che vive a Napoli, Salerno, Caserta e può decidere lui quale diavolo dev’essere il destino della sua città?“.
Il paragone con il presidente Sergio Mattarella
Vincenzo De Luca ha poi rivolto l’attenzione verso il ruolo del presidente della Repubblica, affermando che oggi l’unico potere davvero monocratico in Italia potrebbe essere proprio il suo. Nonostante questo, ha sottolineato con sarcasmo: “Nessuno dice che c’è una concentrazione di potere o chiede le dimissioni di Mattarella“.
