Violenza sulle donne: la Camera approva un pacchetto di nuove misure

Violenza sulle donne: la Camera approva un pacchetto di nuove misure

Un disegno di legge per “agire tempestivamente e efficacemente” contro la piaga sociale della violenza sulle donne.

La ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella lo aveva annunciato poco tempo fa, dopo lo sgomento per i recenti femminicidi di Giulia Tramontano e tante altre donne: la Camera avrebbe esaminato un nuovo pacchetto di misure per combattere il fenomeno della violenza sulle donne. E così è stato.

Il Consiglio dei Ministri ha di fatti approvato un nuovo disegno di legge, che ha lo scopo principale di velocizzare e snellire tutte le procedure a difesa delle donne vittime di violenza, nonché di lavorare sulla prevenzione “per interrompere il ciclo” dei femminicidi.

Iter giudiziari snelliti

Sul primo punto, sono state diminuite le tempistiche degli iter giudiziari: il pubblico ministero avrà ora 30 giorni al massimo per decidere se le misure cautelari siano necessarie, e il giudice avrà altri 30 giorni per poterle attualizzare.

I processi di questa tipologia verranno oltretutto etichettati come ‘prioritari’, e saranno affidati sempre agli stessi magistrati, di modo che siano altamente specializzati in materia.

Le vittime e i loro eredi potranno poi richiedere un anticipo del risarcimento che spetta loro già prima della fine del procedimento legale, qualora fossero in stato di bisogno, e saranno aggiornate in modo costante sulla situazione giudiziaria dei loro aggressori.

Serve anche la prevenzione

Tra le misure per la prevenzione, è stata approvata l’intensificazione delle misure cautelari: i soggetti pericolosi avranno l’obbligo di distanziamento a 500 metri, non solo dalla casa della vittima, ma anche dai luoghi dove si reca abitualmente, e dovranno indossare il braccialetto elettronico. Introdotto anche l’arresto in ‘flagranza differita’, qualora fossero ripresi in foto e video.

Sono poi previsti interventi delle vittime di violenza nelle scuole. La ministra Roccella ha infatti commentato, come riportato da Ansa: “Tutto questo non basta se non viene accompagnato da un cambiamento culturale e se non c’è una presa di coscienza delle nuove generazioni”.

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