Virginia Raggi controcorrente: "Basta armi all'Ucraina"
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Virginia Raggi controcorrente: “Basta armi all’Ucraina”

Virginia Raggi

L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi ha commentato il conflitto Russia-Ucraina e la possibile soluzione alla guerra.

Va controcorrente Virginia Raggi per quanto riguarda una soluzione per la guerra Russia-Ucraina. L’ex sindaca di Roma, presente nelle scorse ore in Campidoglio per la fiaccolata per Alexei Navalny, l’oppositore di Putin morto, ha rilasciato un’intervista a La Stampa nella quale ha dato la sua idea per cercare di arrivare alla fine al conflitto.

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Virginia Raggi
Virginia Raggi

Virginia Raggi, la via diplomatica

Intervistata su più temi, la Raggi ha spiegato quella che per lei è la linea giusta di affrontare il conflitto tra Russia e Ucraina: “Condivido quello che ha sempre detto il Santo Padre: la via diplomatica e dei negoziati è l’unica strada che ci può far uscire dal conflitto senza aggravare drammaticamente il conto delle vittime innocenti”.

E ancora: “Se è possibile negoziare con Putin? Credo che la guerra sia sempre da scongiurare. Putin non è eterno. Anche l’Unione Sovietica è crollata apparentemente all’improvviso. E senza che si sparasse un solo colpo di fucile al confine. La morte di Navalny tocca tanti non solo in Occidente. Tanti giovani in Russia non lo accettano. Dal sangue dei martiri spesso nascono le rivoluzioni delle coscienze”.

Stop alle armi all’Ucraina

Importante anche il passaggio sull’invio di armi all’Ucraina: “Dopo due anni di guerra, durante i quali l’Ucraina è stata supportata con invio di armi da parte di tutti i Paesi, è evidente che quella strategia non ha portato i benefici auspicati. E poi, come dice il Santo Padre, le armi non sono mai la soluzione, il più delle volte sono la causa”.

L’ex sindaca di Roma ha poi precisato il suo pensiero: “Le armi non hanno risolto il problema, lo hanno aggravato“.

A domanda precisa sul ruolo dell’Italia e la possibile decisione di fermare l’invio di armi all’Ucraina, la Raggi ha poi riposto: “L’Italia dovrebbe farsi promotrice dell’azione diplomatica che da tempo promuove il Vaticano. Temo che altrimenti saremo tutti condannati ad una lunga guerra di posizione con tutti i sacrifici che comporta in termini di vite umane».

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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2024 11:53

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