Virus Respiratorio, allarme nelle pediatrie italiane
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Direttore: Alessandro Plateroti

Virus Respiratorio, allarme nelle pediatrie italiane

Bambino neonato nascite

Ad affannare le pediatrie italiane non è solo il virus respiratorio sinciziale, ma anche il contagio di Covid e influenza.

In Italia molte pediatrie stanno soffocando a causa della eccessiva diffusione di virus respiratori che sta colpendo molti bambini di meno di 1 anno di vita. Soprattutto, parliamo delle bronchioliti da Virus Respiratorio Sinciziale (Vrs). Le terapie intensive si sono rivelate poco capienti rispetto al numero di pazienti.

Bambino neonato nascite
Bambino neonato nascite

Anche influenza e Covid

La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha sollecitato un intervento del governo a seguito della vasta diffusione di virus respiratori nei reparti pediatrici. La situazione viene condizionata anche dal circolare di ulteriori infezioni, come l’influenza e il Covid, provocando “accessi record in Pronto Soccorso, congestione in alcuni ospedali e massima occupazione dei posti letto”, come sottolineano gli esperti.

Le zone italiane più in difficoltà sono Sicilia, Lazio e Lombardia, che registrano un incremento degli accessi in pronto soccorso per infezioni respiratorie del 300% superiore rispetto ai due anni fa. I posti letto sono occupati all’80% da bambini con bronchiolite da Vrs, o virus respiratorio sinciziale.

I fattori determinanti in questo scenario sono l’età dei bambini con bronchiolite da Vrs, e i casi di coinfezioni causate da più agenti patogeni che colpiscono lo stesso organismo. Condizioni che richiedono spesso il ricovero in ospedale, nei casi più gravi in terapia intensiva e un notevole sforzo organizzativo.

Le pediatrie in affanno

Al Policlinico Umberto I di Roma, ad esempio, la situazione è difficoltosa dal momento che il 100% dei ricoveri pediatrici è dovuto a infezioni respiratorie. “Nel 90% dei casi si tratta di bronchioliti da Vrs, che nel 10% dei casi richiedono il ricovero in terapia intensiva pediatrica, attualmente quasi piena (soli 2 posti liberi)”, ha segnalato Fabio Midulla, responsabile del reparto di Pediatria di Urgenza dell’ospedale.

“La situazione è difficile, ma il sistema tiene, seppur con grandi sforzi”, ha invece riferito Giuseppe Banderali, vicepresidente Sip e direttore della Neonatologia e pediatria dell’ospedale San Paolo di Milano. “Registriamo un notevole incremento di accessi al pronto soccorso rispetto agli ultimi due anni. Da novembre i posti letto sono sempre pieni occupati per il 60% da bambini con infezioni respiratorie, di cui il 20-25% sono bronchioliti da Vrs”.

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ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2023 15:01

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