Virus Respiratorio, allarme nelle pediatrie italiane

Virus Respiratorio, allarme nelle pediatrie italiane

Ad affannare le pediatrie italiane non è solo il virus respiratorio sinciziale, ma anche il contagio di Covid e influenza.

In Italia molte pediatrie stanno soffocando a causa della eccessiva diffusione di virus respiratori che sta colpendo molti bambini di meno di 1 anno di vita. Soprattutto, parliamo delle bronchioliti da Virus Respiratorio Sinciziale (Vrs). Le terapie intensive si sono rivelate poco capienti rispetto al numero di pazienti.

Bambino neonato nascite

Anche influenza e Covid

La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha sollecitato un intervento del governo a seguito della vasta diffusione di virus respiratori nei reparti pediatrici. La situazione viene condizionata anche dal circolare di ulteriori infezioni, come l’influenza e il Covid, provocando “accessi record in Pronto Soccorso, congestione in alcuni ospedali e massima occupazione dei posti letto”, come sottolineano gli esperti.

Le zone italiane più in difficoltà sono Sicilia, Lazio e Lombardia, che registrano un incremento degli accessi in pronto soccorso per infezioni respiratorie del 300% superiore rispetto ai due anni fa. I posti letto sono occupati all’80% da bambini con bronchiolite da Vrs, o virus respiratorio sinciziale.

I fattori determinanti in questo scenario sono l’età dei bambini con bronchiolite da Vrs, e i casi di coinfezioni causate da più agenti patogeni che colpiscono lo stesso organismo. Condizioni che richiedono spesso il ricovero in ospedale, nei casi più gravi in terapia intensiva e un notevole sforzo organizzativo.

Le pediatrie in affanno

Al Policlinico Umberto I di Roma, ad esempio, la situazione è difficoltosa dal momento che il 100% dei ricoveri pediatrici è dovuto a infezioni respiratorie. “Nel 90% dei casi si tratta di bronchioliti da Vrs, che nel 10% dei casi richiedono il ricovero in terapia intensiva pediatrica, attualmente quasi piena (soli 2 posti liberi)”, ha segnalato Fabio Midulla, responsabile del reparto di Pediatria di Urgenza dell’ospedale.

“La situazione è difficile, ma il sistema tiene, seppur con grandi sforzi”, ha invece riferito Giuseppe Banderali, vicepresidente Sip e direttore della Neonatologia e pediatria dell’ospedale San Paolo di Milano. “Registriamo un notevole incremento di accessi al pronto soccorso rispetto agli ultimi due anni. Da novembre i posti letto sono sempre pieni occupati per il 60% da bambini con infezioni respiratorie, di cui il 20-25% sono bronchioliti da Vrs”.