Vittorio Sgarbi è stato condannato a pagare una multa e una provvisionale per aver diffamato l’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Il critico d’arte e sottosegretario ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi, è stato condannato a pagare una multa per diffamazione nei confronti dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, a seguito di un paragone offensivo fatto nel 2018 durante la trasmissione Matrix. Il giudice monocratico di Roma ha inoltre disposto una provvisionale in favore di Raggi.
Sgarbi condannato per diffamazione
Nella giornata di oggi, martedì 30 gennaio, il giudice monocratico del tribunale di Roma ha disposto per Vittorio Sgarbi una pena pecuniaria di 2 mila euro per l’accusa di diffamazione nei confronti di Virginia Raggi. Inoltre, il sottosegretario dovrà pagare anche una provvisionale di 20 mila euro in favore dell’ex sindaca, dopo il paragone con l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.
Raggi, rappresentata dall’avvocato Alessandro Mancori, era presente in aula durante la sentenza. Il suo legale ha definito la misura della pena “congrua” e ha espresso soddisfazione per il verdetto.
Il commento di Virginia Raggi: “E’ già la seconda volta”
Su Instagram, l’esponente del M5s ha scritto: “Vittorio Sgarbi si permise di di equipararmi al mafioso Ciancimino e darmi della disonesta: oggi il giudice del tribunale di Roma l’ha condannato per la gravità delle sue affermazioni che nulla hanno a che fare con la critica politica”.
“Dev’essere proprio un brutto periodo per il sottosegretario: dopo il caso della tela seicentesca di Rutilio Manetti rubata nel Castello di Buriasco, gli arriva una condanna in tribunale. L’inchiesta giornalistica va avanti: il M5s ha chiesto le dimissioni che anche io chiedo”, aggiunge.
“E’ già la seconda volta che viene condannato per avermi insultata gravemente. La sentenza ha un valore politico perché quest’uomo non può permettersi di offendere gratuitamente tutti e pensare di passarla liscia”, conclude Virginia Raggi.
Le dichiarazioni fatte a Matrix
Il 21 febbraio 2018, durante la trasmissione televisiva Matrix, Sgarbi aveva criticato l’amministrazione di Raggi, paragonando la gestione di Roma a quella di Palermo sotto il sindaco Vito Ciancimino. Allora, il sottosegretario aveva sostenuto che l’annunciata distruzione di ville liberty a Roma confermava la prospettiva inquietante che la Roma di oggi fosse come la Palermo di Ciancimino, e che il sindaco di Roma fosse complice di questa azione criminale.