“Mistero” attorno a Vittorio Sgarbi: cosa è apparso in pubblico

“Mistero” attorno a Vittorio Sgarbi: cosa è apparso in pubblico

Un nuovo giallo misterioso attorno alla figura di Vittorio Sgarbi. Ad una recente mostra sarebbe apparso qualcosa di decisamente curioso.

Ci potrebbero essere nuove polemiche attorno a Vittorio Sgarbi e ad alcune sue opere. In particolare, nelle ultime ore, Il Fatto Quotidiano ha riportato alcuni avvenimenti andati in scena che riguarderebbero un quadro dalla dubbia provenienza. Il quotidiano non ha fatto giri di parole per spiegare la situazione attorno al critico d’arte parlando di “altro miracolo” e facendo riferimento ad una “copia del Perugino tramutata in originale”.

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi e il ‘Perugino’ ad una mostra

Nuovi grande da risolvere per Vittorio Sgarbi che sarebbe alle prese con un’altra situazione su cui fare chiarezza in merito ad una opera mostrata ad una recente esposizione.

Ad analizzare quanto accaduto è stato, ancora una volta, ll Fatto Quotidiano che non ha fatto giri di parole: “Togli una freccia, taglia la tela e salta fuori un ‘Perugino’. Il risultato finale resta alquanto dubbio ma soprattutto non c’è esperto nel campo dell’arte che sia disposto a crederci”, si legge sulla versione online del media.

Il riferimento è a quanto fatto vedere dal critico d’arte in una recente mostra nella Valle dei Templi di Agrigento dove fino a pochi giorni c’era una mostra intitolata ‘I tesori d’Italia’ curata appunto da Sgarbi. Ad impreziosire l’esposizione, un martirio di San Sebastiano attribuito al Perugino, il più importante pittore del Rinascimento.

Peccato che sull’opera vi siano tanti dubbi…

Il giallo sul Perugino

Secondo quanto si apprende, infatti, ci sarebbero tanti punti interrogativi sul Perugino. Tale opera sarebbe il pezzo forte delle sette opere prestate dalla Fondazione Cavallini-Sgarbi ma su di essa aleggia un alone di mistero.

Il Fatto Quotidiano ha riportato, infatti, che solamente Sgarbi attribuisca quella tela al Perugino. Curiosamente, tra le varie cose, proprio il critico d’arte ne è proprietario.

Altro dettaglio non di poco conto: questa opera, esattamente come “quella del Manetti per cui rischia il processo a Macerata, ha una storia alquanto singolare fatta di alterazioni materiali e riproduzioni digitali”.

In questo senso, Il Fatto Quotidiano ha evidenziato i dubbi sull’autenticità dell’ooera sottolineando come il quadro di Sgarbi sia stato restaurato e “autocertificato” passando per il laboratorio di Gianfranco Mingargi, lo stesso restauratore che aveva messo mano anche alla “Cattura di San Pietro” di Manetti, per il quale Sgarbi rischia il processo. Insomma, il critico d’arte sarebbe nuovamente al centro di un piccolo “scandalo” ancora tutto da chiarire…