Vittorio Sgarbi ne ha combinata un’altra delle sue. Il sottosegretario alla Cultura ha annunciato una mostra dal titolo decisamente forte.
Verrebbe da dire “il solito” Vittorio Sgarbi. Ormai, però, non ci si stupisce più per tutte le sue trovate. In questo caso il sottosegretario alla Cultura sta facendo molto discutere per aver annunciato, insieme al presidente della Ferrare Arte, una mostra dal titolo ‘Fiori e ca**i‘ (ma senza la nostra censura) in riferimento all’evento su De Pisis e Mapplethorpe. Inevitabile, come sempre gli accade, essere subito attaccato e criticato.
Sgarbi annuncia mostra ‘Fiori e ca**i’: è polemica
In queste ore Sgarbi ha deciso di annunciare per il marzo prossimo, 2024, la particolare mostra: “Ho programmato per marzo, nell’imminenza delle elezioni amministrative di Ferrara, una mostra che si chiama ‘Fiori e ca**i’. In realtà il titolo è provvisorio, non so se me lo faranno mettere perché sono tutti moralisti…”, ha spiegato come riportato da Fanpage.
Il titolo scelto non sembra essere una trovata ma sarebbe in riferimento a De Pisis e Mapplethorpe: “Entrambi hanno in comune l’amore per la bellezza della natura, fanno bellissimi fiori e poi fanno ragazzi, ragazzini, erotismo, omoerotico molto dichiarato e non hanno paura di manifestarlo”.
L’idea del sottosegretario alla Cultura ha trovato l’ok del sindaco di Ferrara: “Lui è contento ed euforico ma ci sono l’assessore, il direttore di Ferrara Arte, il curatore americano, la fondazione Mapplethorpe, che mi indicano che questa cosa non è rispettosa ed è omofoba, ma non lo è, il ca**o è universale”.
Dalle parole di Sgarbi l’idea di questo titolo sarebbe arrivata da una frase di Mapplethorpe: “Cerco la perfezione nella forma, lo faccio con i ritratti, lo faccio con i ca**i, lo faccio con i fiori’.
La sfuriata con i moralisti
Il Fatto Quotidiano ha ripreso anche ulteriori frasi di Sgarbi che proprio non le ha mandate a dire ai moralisti che hanno già criticato la scelta del suo titolo: “Mi sembra perfetto e lo difenderò fino alla fine anche se questo mondo è pieno di moralisti che mi stanno facendo pressioni”.
E ancora: “Mi dicono tutti che poi le scuole non verranno, che scandalizzerà ma io invece credo che il titolo abbia una grande immediatezza e sia il riscatto di quello che sembrava innominabile: l’omosessualità di entrambi”.
Staremo a vedere come andrà a finire tale vicenda. Intanto ci sarebbero altre opzioni sul nome della mostra: “Uno è ‘Fallo coi fiori’, mentre l’altro, che dovrebbe essere il titolo finale, è ‘De Pisis e Mapplethorpe tra grazia e dannazione'”.