Vittorio Sgarbi silurato: altra batosta per il sottosegretario alla Cultura

Vittorio Sgarbi silurato: altra batosta per il sottosegretario alla Cultura

Ancora una brutta notizia per Vittorio Sgarbi che in queste ore ha ricevuto il benservito. Nuova grana per il sottosegretario alla Cultura.

Non sono certo settimane serene per Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura, dopo il caso del quadro rubato e le ormai note querelle con la trasmissione Report e Il Fatto Quotidiano, è stato protagonista di un’altra batosta, questa volta arrivata dal sindaco di Possagno che lo ha, di fatto, “silurato” dal suo incarico da Presidente della Fondazione Canova.

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi fatto fuori dal sindaco di Canova

Il sindaco di Possagno ha annunciato che Vittorio Sgarbi non sarà più il Presidente della Fondazione Canova. La decisione è stata presa in risposta agli appelli social contro il sottosegretario, culminati negli insulti e gesti osceni riportati da “Report”. Questi episodi hanno rappresentato soltanto l’ultimo tassello di un rapporto già deteriorato tra Sgarbi e la Fondazione.

Come riportato da Il Gazzettino, il sindaco di Possagno, Valerio Favero, ha dichiarato di aver comunicato a Sgarbi già a dicembre la decisione di non rinnovare il suo incarico alla presidenza della Fondazione Canova. Favero ha spiegato che la proroga del consiglio di amministrazione è stata deliberata per chiudere le manifestazioni canoviane. Tuttavia, la decisione definitiva è stata presa indipendentemente dall’inchieste in corso e dagli ultimi fatti avvenuti.

Anche Giancarlo Cunial, ex professore di storia al Cavanis e collaboratore della Fondazione Canova dal 2001 al 2022, ha confermato la scelta del sindaco.

Le motivazioni

Il sindaco Favero ha evidenziato che, nonostante la decisione sia stata presa prima dell’inchiesta, gli episodi scandalosi trasmessi da “Report” hanno contribuito a rafforzare la giustificazione della rimozione di Sgarbi dalla presidenza della Fondazione Canova. Il primo cittadino ha descritto gli eventi televisivi come “tutt’altro che edificanti”, suggerendo che questi comportamenti siano inaccettabili per una figura istituzionale.

Mentre la decisione del sindaco di Possagno è stata maturata prima dell’inchiesta, va quindi sottolineato come gli eventi scandalosi trasmessi da “Report” abbiano agito come catalizzatore accelerando il processo di destituzione. Resta da vedere, adesso, come la Fondazione Canova affronterà ora la transizione e lavorerà per ripristinare la sua reputazione nel mondo culturale e artistico.