Volkswagen Eos: l'ultima cabrio della casa di Wolfsburg
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Direttore: Alessandro Plateroti

Volkswagen Eos: l’ultima cabrio della casa di Wolfsburg

Volkswagen Eos

Uscita di produzione nel 2015, la Volkswagen Eos rappresentò il ritorno della casa di Wolfsburg nel segmento delle cabriolet, proponendo una tecnologia all’avanguardia per il tettuccio mobile.

La Eos è un modello di coupé/cabriolet prodotto dalla Volkswagen tra il 2006 e il 2015. Progettata da Robert Lesnik e battezzata con il nome della dea greca del vento, la Eos veniva assemblata presso lo stabilimento VW di Palmela, in Portogallo. La versione definitiva venne presentata al Salone dell’Auto di Francoforte nel 2005, due anni dopo il debutto del concept svelato a Ginevra. La Volkwagen Eos colmò il vuoto nel segmento cabrio della gamma VW dal momento che la casa di Wolfsburg non produceva un modello decappottabile dal 1995, ovvero da quando la Corrado uscì definitivamente di produzione. Il modello ha subito due restyling, nel 2007 e nel 2010, mentre dal 2011 è stata messa in commercio la seconda serie.

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Scheda tecnica Volkswagen Eos

La Volkswagen Eos è una coupé/cabriolet a tre porte omologata per quattro posti. Venne progettata ex novo e non come variante di un modello chiuso già esistente. Le dimensioni sono in linea con altri modelli del segmento: lunga 4.407, larga 1.791 e alta 1.437 mm, la Eos ha un passo di 2.578 mm, lo stesso della quinta serie della Golf. Dal punto di vista tecnico, il modello veniva costruito utilizzando la piattaforma (PQ 35) mutuata dalla VW Passat, assieme alla meccanica ed alcune componenti.

Il tettuccio mobile è di certo una delle caratteristiche tecniche distintive della Eos. Si apre in 25 secondi ed è fabbricato in acciaio, vetroresina e cristallo. Sfrutta una complessa tecnologia che include motori idraulici attivati elettronicamente e sistemi meccanici. Veniva prodotto in Austria, dalla OASys, una società sussidiaria della Webasto. A renderlo ancora più esclusivo contribuiva una particolarità: la possibilità di scegliere tra tre diverse configurazioni. Il tetto, infatti, poteva restare chiuso, permettendo alla Eos di sfoggiare l’assetto coupé, oppure aprirsi completamente in versione cabrio. La terza opzione era una via di mezzo, ovvero aprire solo la parte scorrevole del cristallo. Poiché si trattava di un sistema piuttosto sofisticato, necessitava di una manutenzione costante affinché il funzionamento fosse sempre ottimale; a partire dalle versioni del 2009/10, la Volkswagen ha proposto un aggiornamento della tecnologia, con alcune modifiche tecniche che hanno risolto la tendenza dei motori idraulici a perdere liquido.

Con la seconda serie del 2011 vengono anche inseriti in dotazione i gruppi ottici a LED (disponibili su richiesta) e una gamma di cerchi in lega che comprende sia il formato da 17” che da 18” (con 5 doppie razze verniciate in argento Sterling). Per quanto concerne l’abitacolo, compatto eppure confortevole, gli elementi di spicco sono il volante sportivo in pelle a tre razze con comandi integrati, il frangivento (adatto ai percorsi ad alta velocità) e il computer di bordo.

La dotazione tecnologia comprende i dispositivi di Park Assist, il sistema di navigazione satellitare e la compatibilità con i telefoni cellulari che possono essere connessi al sistema multimediale per gestire le applicazioni tramite lo schermo della console centrale.

Volkswagen Eos
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/eddie_pham/14656404291

Le motorizzazioni Volkswagen Eos

La versione di lancio del 2006 della Volkswagen Eos offriva una gamma di motorizzazioni piuttosto limitata. Per quanto concerne i propulsori a benzina, la gamma consisteva del solo 2.0 FSI, un 4 cilindri in linea da 1.984 cc di cilindrata offerto in due diversi tagli di potenza: 150 CV e 200 CV. Entrambi abbinati alla trazione anteriore  ad un cambio meccanico a sei marce, offrivano riscontri prestazionali importanti con velocità di punta pari, rispettivamente, a 210 km/h e 232 km/h. Il 2.0 litri da 150 CV è rimasto di gamma fino al 2008; l’anno seguente invece è toccato alla versione da 200 CV, pur aggiornata, uscire di listino.

Nel 2007 la Eos viene dotata anche di un secondo power train a benzina: un 1.6 FSI meno potente (115 CV) e con prestazioni, pur di livello, inferiori alle versioni di lancio, con una velocità massima pari a 192 km/h. Nello stesso anno, la gamma accoglie anche un’unità ulteriormente depotenziata: un 1.4 litri sovralimentato da 122 CV che, con la stessa trazione e lo stesso cambio dell’1.6, sfiora i 200 km/h di velocità massima. A completare il sostanzioso ampliamento di gamma dei motori a benzina vi è un’opzione che si discosta nettamente dal resto dell’offerta. Si tratta di un 6 cilindri con architettura a V stretta (15°) da 3.189 cc di cilindrata, in grado di sviluppare ben 250 CV a 6.300 giri e di spingere la Eos ad una velocità di punta di 247 km/H. Questo power train a trazione anteriore viene abbinato ad un cambio sequenziale con possibile passaggio al controllo elettronico a sei marce.

L’offerta di motorizzazioni a gasolio si limitava al TDI 2.0 DPF – stessa architettura, trasmissione e trazione – in grado di erogare 140 CV ad un regime di 4.000 giri. Gli aggiornamenti di gamma sono stati meno significativi di quelli dei motori a benzina: gli aggiornamenti del 2007 e del 2008 non hanno modificato cilindrata e potenza, mentre dal 2011 il 2.0 TDI venne rivisto, proponendosi nella versione BlueMotion Technology.

La Volkswagen Eos White Night

Nel 2011 la VW propone un’edizione speciale della Eos denominata ‘White Night‘ (ossia, ‘notte bianca’). Questa versione dall’assetto sportivo (ribassato di 15 millimetri) si caratterizzava per i cerchi personalizzati, interni neri esclusivi e una carrozzeria bicolore con verniciatura bianca e nera. Il corpo della vettura, infatti, era di colore bianco (Candy White) mentre il tetto era nero a contrasto (Deep Black). In aggiunta, l’allestimento prevedeva luci posteriori rosse con tecnologia a LED e cerchi Budapest da 18 pollici.

La White Night proponeva anche altri dettagli esclusivi: le calotte degli specchietti in nero, così come la calandra, sedili in pelle nappa (sempre di colore nero, con quelli anteriori riscaldabili) con cuciture bianche a contrasto. Dal punto di vista tecnologico, questa variante della Eos offriva un sistema di climatizzazione a controllo elettronico.

I prezzi di listino Volkswagen Eos

La Volkswagen Eos è uscita dai listini dei concessionari italiani già nel 2015. Ad ogni modo, i prezzi di listino reperibili online collocano questa coupé/cabriolet in una fascia di prezzo medio alta. Le versioni con motore a benzina, infatti, possono costare dai 25.000 euro ai 41.000 (l’allestimento più caro è quello con motore V6 da 250 CV). Per gli allestimenti con motori alimentati a diesel, invece, i prezzi oscillano tra i 31.000 e i 35.000 euro.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/142704259@N02/27129870325

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/eddie_pham/14656404291

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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2018 9:15

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