Web tax e concordato, Forza Italia non ci sta: “Modifiche in manovra”

Web tax e concordato, Forza Italia non ci sta: “Modifiche in manovra”

Entra nel vivo l’approvazione della legge di bilancio. Forza Italia scontenta su alcuni punti tra cui web tax e concordato.

Entra nel vivo la strada per l’approvazione della legge di bilancio, che oggi comincia ufficialmente la sua marcia in Parlamento. Nell’aula delle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite in seduta congiunta si parte con le audizioni. Partiti, sindacati e industriali sono partiti alla carica per cercare di strappare qualcosa in più da una manovra che, anche quest’anno, sembra avere margini strettissimi. In questa ottica, attenzione anche alla posizione di Forza Italia che sarebbe scontenta su alcuni punti tra cui la web tax e il concordato.

Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni

Web tax e concordato: Forza Italia scontenta

Come riferito da Repubblica, nella maggioranza di governo, soprattutto nella Lega e in Forza Italia qualche voce si è alzata al fine di rilanciare richieste su alcuni punti che mancherebbero nella manovra e che sarebbero irrinunciabili, o quasi.

Uno di questi è il concordato. Il leader azzurro Antonio Tajani ha lanciato la proposta su X: “Rinviare il concordato fiscale è una scelta di buon senso. Più sono gli incassi più si tagliano le tasse al ceto medio. A cominciare dall’Irpef”.

L’altro fronte è la web tax. Per FI, infatti, dovrebbero essere colpiti i big dell’e-commerce e salvate, invece, le piccole imprese e start up del digitale che, secondo gli azzurri, rischiano di essere penalizzate.

Le richieste di FI

Come sottolineato dall’Ansa, in generale, Forza Italia chiede di abbassare il secondo scaglione Irpef dal 35 a 33%, allargando la platea ai redditi fino a 60mila euro. Sulla web tax, come detto, è da rivedere al fine di non colpire start-up o siti dei giornali e delle agenzie con un fatturato limitato. Non è gradito nemmeno che il Mef indichi i revisori dei conti all’interno di imprese che ricevono fondi pubblici. E’ “da Grande Fratello”, ha spiegato Tajani. In questo senso “Giorgetti mi ha assicurato che verrà modificata”.