Il futuro politico di Luca Zaia tra l’ipotesi di diventare sindaco di Venezia fino a quella di un incarico nella Capitale. Le sue risposte.
Le scintille con Vannacci sembrano, per ora, essere state messe alle spalle. Luca Zaia, dopo aver fatto il pieno di voti alle regionali in Veneto è pronto a ricoprire la carica di presidente dell’Assemblea regionale. Intervistato da Il Tempo, il politico ed ex governatore della regione ha fatto il punto sul suo futuro tra ipotesi sindaco di Venezia e un incarico a Roma.

Luca Zaia e i voti presi in Veneto: il commento
Indubbiamente, al netto della vittoria di Stefani come nuovo presidente della regione Veneto, il voto ha evidenziato come la figura del governatore uscente, Luca Zaia, sia assolutamente rispettata e ben voluta dai cittadini. In questa ottica, il diretto interessato ha spiegato a Il Tempo: “Dopo 15 anni e 7 mesi alla guida del Veneto mi si è aperto il cuore nel vedere tutti quei voti. È il record dei record visto che nella storia il secondo classificato ne ebbe 80mila in meno. Un segnale di stima anche perché reduce da un dibattito lunare”.
Alla luce dei tanti voti, a Zaia è stato domandato se il nuovo incarico di presidente dell’Assemblea regionale non possa andargli stretto: “Sono uno che ha sempre lavorato per la squadra, pur avendo delle posizioni che, a volte, non sono tipiche della squadra; penso al tema dei diritti, dell’eutanasia. Mi è stato chiesto dal presidente Stefani di dare una mano in questa fase e la darò. Anche perché penso di essere un profondo conoscitore dell’amministrazione regionale”.
Il futuro in politica tra Venezia e Roma
Nel corso dell’intervista a Il Tempo di cui vi stiamo riportando solo alcuni stralci, Zaia ha anche parlato della possibilità di diventare sindaco di Venezia: “Un’idea romantica? Non c’è dubbio”. E sul possibile incarico nella Capitale: “Mai dire mai, ma ora sono concentrato in questa fase cruciale per il neo presidente Stefani”, ha detto.