Zelensky a Kherson: “Qui inizia la pace, ma senza compromessi”

Zelensky a Kherson: “Qui inizia la pace, ma senza compromessi”

Il presidente ucraino va a sorpresa a Kherson dove i cittadini stanno ancora festeggiando per l’abbandono dei russi.

A tre giorni di distanza dal ritiro delle truppe russe da Kherson il presidente Zelensky arriva per una visita a sorpresa nella terra liberata dall’esercito. Qui la situazione è abbastanza grave ma le persone festeggiano per strada avvolti nelle bandiere gialle e blu. Zelensky ha affermato che è “impossibile uccidere l’Ucraina”. La liberazione della città di Kerson segna “l’inizio della fine della guerra” ha detto il presidente.

“Siamo pronti per la pace”, ha aggiunto Zelensky. Una frase interpretata dalla comunità internazionale come possibile ritorno al tavolo dei negoziati. In questo scenario si aggiunge anche l’incontro tra 007 avvenuto ad Ankara. In Turchia si è incontrato il capo della Cia con il suo omologo russo.

“Quando la Russia viene cacciata significa felicità per tutti” ha detto nel suo discorso Zelensky su Telegram. “La felicità che tornerà in quelle nostre città e comunità che la Russia ha privato della vita normale sia dal 24 febbraio che nel 2014. Torneremo alla vita normale. E sappiamo che la pace per l’Ucraina si sta avvicinando. Per tutto il nostro Paese” ha ribadito il presidente ucraino. Ma uno dei punti su cui non si può transigere è il ripristino dell’integrità territoriale ucraina.

Bandiera Russia e Ucraina

Zelensky: “La bandiera russa significa completa desolazione”

“Quando c’è una bandiera ucraina, c’è civiltà. C’è libertà”, ha aggiunto. Mentre “la bandiera russa significa completa desolazione: non c’è elettricità, nessuna comunicazione, niente internet, niente televisione. Gli occupanti hanno distrutto tutto, apposta. Questa è la loro operazione speciale”. La Russia ha distrutto “tutte le infrastrutture cruciali” nella città di Kherson e “minato tutte le strutture importanti della città e della regione”, ha detto Zelensky descrivendo le terribili condizioni in cui ora riversa la città. Mosca si è limitata a commentare questa visita dicendo che Kherson rimane “territorio russo” nonostante le bandiere ucraine sventolino sulla città.

Da parte sua Mosca considera inaccettabile il ritiro delle truppe prima dei negoziati. L’esito del conflitto non è ancora deciso e i prossimi mesi non saranno facili, come invita a non sottovalutare la Russia il segretario generale della Nato. Infatti, nel Donesk non lontano da Kherson i russi hanno strappato altre località di Pavlovka ai russi.