Zelensky accelera per il voto estivo in Ucraina: elezioni possibili solo dopo un cessate il fuoco. Ecco cosa prevede il suo “piano”.
Nonostante il “no” della Casa Bianca a Putin, secondo quanto scritto dall’Economist e riportato da Adnkronos, il presidente Volodymyr Zelensky ha dato istruzioni per avviare i preparativi in vista delle elezioni presidenziali che potrebbero svolgersi già nell’estate 2025. La condizione imprescindibile resta però l’entrata in vigore di un cessate il fuoco totale.

Le pressioni dalla Russia e le parole di Donald Trump
Donald Trump, come riportato da Repubblica, ha dichiarato di voler introdurre dazi contro la Russia e contro i Paesi che continuano ad acquistare il suo petrolio se – entro un mese – non verrà proclamato un cessate il fuoco. Il presidente ha inoltre criticato le recenti affermazioni di Vladimir Putin sulla legittimità di Zelensky: “Le parole del leader russo sulla legittimità di Zelensky non vanno nella direzione giusta”.
Il Tycoon ha infine annunciato l’intenzione di parlare con il presidente russo durante la settimana e ha aggiunto: “La rabbia può dissiparsi se fa la cosa giusta sull’Ucraina“. Ma ha anche avvertito: “Non penso che Putin si rimangerà la parola“.
La “mossa” di Zelensky: le elezioni in estate
Il settimanale britannico The Economist ha rivelato che Volodymyr Zelensky ha presieduto una riunione la scorsa settimana per discutere l’organizzazione delle elezioni. Durante l’incontro, avrebbe lasciato intendere di voler procedere rapidamente una volta raggiunto un cessate il fuoco, così da “lasciare poco tempo all’opposizione di organizzarsi e non lasciare spazio a un disgregamento dell’unità nazionale“.
Tuttavia, ostacoli tecnici e legislativi rendono complessa un’attuazione immediata del piano. Attualmente in Ucraina vige la legge marziale, introdotta all’inizio dell’invasione russa, che impedisce lo svolgimento di qualsiasi consultazione elettorale. Entro il 5 maggio, la Verkhovna Rada dovrà decidere se estendere o meno questa misura.
In caso di revoca della legge marziale, la normativa prevede un minimo di 60 giorni per la campagna elettorale. Inoltre, serviranno almeno tre mesi per aggiornare i registri elettorali. Per garantire il diritto di voto anche ai militari al fronte e agli sfollati interni, si sta valutando l’utilizzo della app governativa Diia.