Zelensky: “Ucraina al contrattacco. Italia? Molti pro Putin, abbiamo una lista”

Zelensky: “Ucraina al contrattacco. Italia? Molti pro Putin, abbiamo una lista”

Le parole del numero uno dell’Ucraina Zelensky nel forum svoltosi a Kiev davanti alla stampa locale e internazionale.

Il 2024 sarà l’anno della svolta per l’Ucraina che passerà al contrattacco nella guerra contro la Russia. Lo ha annunciato il numero uno ucraino Volodymyr Zelensky nel forum svoltosi a Kiev, davanti alla stampa locale e internazionale. Nelle parole del leader anche alcuni passaggi sull’Italia e la vicinanza degli altri Paesi al suo popolo.

Volodymyr Zelensky

Zelensky, l’Ucraina al contrattacco

Il leader dell’Ucraina ha prima di tutto fatto il punto sugli effetti della guerra che ha portato alla morte di 31.000 soldati ucraini contro circa 180.000 russi.

Al netto di tale situazione, Zelensky ha poi aggiunto che le forze armate ucraine avrebbero un ”piano chiaro” per lanciare una nuova controffensiva contro le truppe russe. Secondo il presidente ucraino, invece, la Russia ”lancerà la sua controffensiva all’inizio dell’estate o anche a fine maggio se ci riuscirà”.

In questo senso il suo Paese sarà “preparato alla battaglia” e la differenza la potrebbero fare gli aiuti che arriveranno dagli alleati.

Ad ogni modo, il conflitto, secondo il leader ucraino non è positivo per nessuno e, anche per questo, il presidente ha annunciato come l’Ucraina elaborerà un piano di pace insieme agli alleati questa primavera in Svizzera e poi lo consegnerà alla Russia.

Il rapporto con l’Italia e l’Europa: spunta una lista

Nel corso del suo intervento, Zelensky ha anche parlato degli alleati dell’Ucraina, con particolare menzione anche per l’Italia.

“La premier Giorgia Meloni senza dubbio sostiene l’Ucraina, l’ho appena incontrata in veste di presidente del G7 e abbiamo anche firmato l’accordo di cooperazione bilaterale”, ha spiegato. “Le siamo immensamente grati. Sappiamo però che in Italia ci sono tanti filo-putiniani e in Europa anche. Stiamo preparando una loro lista, non solo riguardo all’Italia, da presentare alla Commissione europea”.

Da qui la domanda retorica: “Riuscirete a zittirli? Riuscirete a fare capire alle vostre opinioni pubbliche che la Russia non è solo una minaccia per l’Ucraina, ma per tutti voi? Le società europee sono pronte a questa sfida? Vedo che non lo siete ancora, voi italiani i tedeschi e gli altri”.

Argomenti