Il presidente ucraino interviene al forum economico mondiale della cittadina svizzera che inizia oggi.
Oggi è partito il World Economic Forum 2022 a Davos, il principale forum di economia mondiale e durerà fino a giovedì. Il tema principale è ovviamente il conflitto in Ucraina e le conseguenze economiche che sta portando. Dopo due anni di stop torna il Forum di Davos per affrontare varie emergenze di questi ultimi anni. Dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella climatica.
Il Forum ospita i più ricchi e potenti del mondo, imprenditori delle aziende più influenti e importanti al mondo. In genere, i temi sono l’economia e le società. Ma quest’anno è cambiato qualcosa. Dopo due anni di stop, il pianeta sta vivendo emergenze che il mondo dell’economia non può ignorare e che deve affrontare, sebbene l’assenza di un attore principale in questo forum quale la Russia.
Dal Forum sono stati esclusi i russi e l’evento si è aperto con l’intervento del presidente Zelensky che ha chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. Serve un “embargo completo sul petrolio, che “tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia”. Queste sono le richieste economiche del presidente ucraino.
Le richieste di Zelensky ai ricchi del mondo presenti a Davos
Poi a livello globale ritorna sulla necessità di sbloccare i porti marittimi per ripristinare il commercio. “Bisogna usare tutti i canali diplomatici, perché da soli non possiamo lottare contro la Russia.” insiste Zelensky chiedendo a tutti, dall’Ue al Regno Unito di realizzare un corridoio per favorire l’export del grano ucraino “altrimenti la penuria avrà effetti sul mondo e ci sarà una estensione della crisi energetica”.
Secondo Zelensky, “questo è il momento in cui si decide se la forza bruta dominerà il mondo. Se così accadrà, non avrà più senso organizzare raduni come quello di Davos”. Il presidente ucraino ha chiesto il ritiro dalla Russia di tutti i paesi stranieri per non essere vittima di “interessi sanguinari” di Mosca. Poi ha concluso chiedendo ai paesi presenti a Davos un supporto per la ricostruzione dell’Ucraina. “Dobbiamo fare in modo che l’Ucraina diventi una nazione sicura, una nazione attraente, ed è quello che sogno per l’Ucraina. Io sono riconoscente al mondo, non perdete questo sentimento di unità, è il segno della forza che i russi temono. Spero che ognuno di voi potrà svegliarsi al mattino chiedendosi: cosa posso fare per l’Ucraina oggi?”.