Emergenza coronavirus in Italia, oggi i nuovi dati del monitoraggio: le Regioni che rischiano il passaggio in Zona Rossa e in Zona Arancione.
Il 13 novembre dovrebbero essere presentati i dati del monitoraggio dell’ISS in base ai quali si dovrebbe procedere con uno spostamento delle Regioni nelle diverse Aree di rischio, ossia la Zona Gialla, la Zona Arancione e la Zona Rossa.
Zona Rossa, le Regioni a rischio
L’osservata speciale è senza ombra di dubbio la Campania di Vincenzo De Luca, che rischia addirittura un balzo dalla Zona Gialla alla Zona Rossa, quindi quella più a rischio. Il Presidente della Regione Vincenzo De luca ha ceduto alla strategia delle zone rosse che saranno disposte in diverse zone di diverse città, ma per i dettagli si attende l’ordinanza della Regione.
La discussione sulla Campania si è inevitabilmente infiammata dopo le immagini del paziente sospetto Covid morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
Nel pomeriggio del 13 novembre anche la Toscana è stata indicata come Regione a rischio zona rossa alla luce dell’andamento dell’epidemia.
Zona rossa: Campania, Toscana, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria, provincia autonoma dell’Alto Adige.
Chi rischia di passare in Zona Arancione
Rischiano di passare in Zona Arancione il Veneto, che dovrebbe rimanere in zona gialla, l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia, che il 12 novembre hanno presentato una nuova ordinanza con la quale hanno disposto una serie di restrizioni per contenere la diffusione del virus sul territorio.
Zona Arancione: Emilia-Romagna, Marche, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Umbria, Liguria.
La Lombardia spera in un allentamento delle misure restrittive
Ma non ci sono solo cattive notizie. Non si esclude infatti che alcune Regioni italiane possano uscire dalla Zona ad alto rischio per passare alla fascia intermedia. È il caso della Lombardia, che chiede di valutare con attenzione i dati per ipotizzare un allentamento delle misure restrittive. La Lombardia, come noto, si trova in zona rossa, dove vige di fatto un lockdown soft.
“Stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione di tutta la regione, oggi abbiamo un incontro con i sindaci dei capoluoghi propri per cercare di valutare. E’ ovvio che se ci fossero le condizioni, ma e’ chiaro che bisogna fare una valutazione su tutto il territorio lombardo, per realizzare alcuni allentamenti…”.
“Certo è, come mi ha ribadito il ministro Speranza, che bisogna attendere due settimane. La prima settimana è passata, il ministro mi ha detto che non prenderà alcun provvedimento entro le due settimane, quindi dalla fine della prossima“, ha proseguito Fontana.