Zoom introduce la crittografia End-to-end nei meeting
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Direttore: Alessandro Plateroti

Zoom introduce la crittografia End-to-end

riunione online lavoro

Finalmente anche Zoom introduce la crittografia End-to-end che rende più sicure le nostre comunicazioni. Al momento è in test, ma arriverà a breve.

Nel giro di pochi mesi Zoom è diventato uno dei servizi più utilizzati al mondo per le videochiamate e per le videoconferenze. Nonostante la qualità del servizio e la possibilità di sfruttarlo gratuitamente per metterci in contatto con amici, familiari e colleghi di lavoro, Zoom è stato aspramente criticato per i problemi di privacy. Zoom infatti non ha crittografia, cosa che invece hanno quasi tutti i concorrenti

Per rendere il servizio sicuro e per consentirci di fare delle videochiamate senza preoccuparci della nostra privacy, gli sviluppatori hanno deciso di introdurre la crittografia end-to-end. Eric S. Yuan – attuale Ceo di Zoom – ha dichiarato che gli sforzi fatti dagli sviluppatori in questi mesi sono volti a rendere Zoom la piattaforma per le videoconferenze più sicura.

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L’introduzione di questa funzionalità di sicurezza arriva dopo le numerose richieste da parte degli utenti, che chiedevano una maggior protezione delle informazioni sensibili ed una maggiore attenzione alla privacy.

Crittografia end-to-end di Zoom in fase di test

Attualmente la crittografia end-to-end di Zoom è in fase di test. Questo sistema di crittografia è stato introdotto sia nella versione a pagamento del servizio, sia nella versione gratuita ed è stato reso disponibile per le videochiamate con un massimo di duecento utenti. Per alcune settimane gli sviluppatori faranno molta attenzione ai feedback che riceveranno da parte degli utenti e saranno pronti ad effettuare le dovute modifiche per rendere migliore la nostra esperienza di utilizzo di Zoom.

La maggior sicurezza deriva dal fatto che adesso solo i partecipanti alla videochiamata avranno la chiave di sicurezza per decriptare le informazioni, mentre eventuali malintenzionati non potranno venire a conoscenza di quanto detto nelle videoconferenze e non potranno captare informazioni sensibili perché tutto sarà criptato.

I server di Zoom si occuperanno di gestire i dati e di inviare le informazioni ai vari utenti che parteciperanno alla videoconferenza, ma non potranno decriptare queste informazioni perché non saranno in possesso della chiave di sicurezza. Questo significa che se un malintenzionato dovesse attaccare i server non potrebbe comunque accedere alle informazioni: il sistema di crittografia end-to-end protegge i dati sensibili, consentendone la visione solo agli utenti che possiedono la chiave di sicurezza specifica.

Altre novità in arrivo: si attende OnZoom

Oltre all’introduzione del sistema di crittografia end-to-end, gli sviluppatori di Zoom sono pronti a presentare a breve un’altra novità. Si tratta di OnZoom, una piattaforma pensata appositamente per organizzare e gestire eventi online.

Attraverso questa piattaforma potremo creare il nostro evento digitale – uno spettacolo online, una lezione digitale e così via – e vendere i biglietti per consentire agli utenti interessati di partecipare. Al momento la piattaforma OnZoom è in fase beta ed è stata resa disponibile ad un numero limitato di persone per effettuare dei test ed apportare le ultime modifiche prima del lancio ufficiale. I primi feedback degli utenti sono stati positivi, non ci resta che attendere il lancio ufficiale per provare in prima persona questo nuovo servizio di Zoom.

Fonte foto: zoom.us

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ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2021 12:32

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