Il 15 maggio 1988 si gioca l’ultima giornata di campionato. Il Milan è di scena a Como: l’1-1 finale sancisce la vittoria dello scudetto.
La stagione 1987/88 vede ai nastri di partenza i campioni in carica del Napoli favoriti per la riconquista dello Scudetto. Alle spalle dei partenopei, in seconda fila, c’è l’ambizioso Milan di Berlusconi, guidato dall’emergente Sacchi in panchina e dagli olandesi Gullit e Van Basten.
Inseguimento ai partenopei
I rossoneri, dopo alcune difficoltà iniziali, iniziano a carburare e si insediano al 2° posto, alle spalle proprio di Maradona e compagni. Nel match d’andata, a San Siro, Baresi e compagni surclassano il Napoli che comunque mantiene il 1° posto, anche grazie a un paio di decisioni della Giustizia Sportiva. In Primavera, il Milan aumenta i giri del proprio motore e stende in serie Roma e Inter mentre i campani accusano una netta flessione, consentendo ai rossoneri di portarsi a -1 alla vigilia dello scontro diretto.
Il sorpasso
L’1 maggio, in un “San Paolo” gremito, gli uomini di Sacchi disputano una grandissima partita: il 3 a 2 finale vale il sorpasso ai danni della formazioni di Ottavio Bianchi.
15 maggio 1988, è scudetto!
Una settimana più tardi, il Milan pareggia contro la Juventus e allunga ancora sui partenopei. Manca solo la matematica. Il 15 maggio 1988 si gioca Como-Milan. Queste le formazioni in campo:
COMO: Paradisi, Annoni, Maccoppi, Centi, Albiero, Moz, Mattei, Viviani, Giunta, Notaristefano, Corneliusson.
MILAN: G. Galli, Tassotti, Maldini, Colombo, F. Galli, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Virdis, Gullit, Evani.
Festa rossonera
Il match lo sblocca Virdis dopo appena due minuti con un gran destro dai 16 metri. A inizio ripresa, i lariani bucano la difesa rossonera e pareggiano con Giunta. E’ 1 a 1. Il risultato non cambia: Como salva, Milan tricolore.