Il 10 aprile 2004 si gioca Milan-Empoli. I rossoneri, reduci dall’eliminazione di La Coruna, vincono a fatica e solo dal dischetto.
Il Milan è tornato sul tetto d’Europa nel 2003 dopo la vittoria ai rigori sulla Juventus. Pertanto, per la stagione 2003/04, gli uomini di Ancelotti puntano anche al titolo nazionale. I rossoneri, già molto forti, si rinforzano ulteriormente con gli acquisti di Cafu, Pancaro e Kakà, astro nascente del calcio brasiliano. Dopo un testa a testa fino a dicembre con la Roma, da gennaio il Milan cambia marcia e stacca i giallorossi in testa alla classifica.
Sfuma il double
Il Milan entra in primavera in maniera inarrestabile: primissimo in campionato e spettacolare in Champions con il 4-1 all’andata sul Deportivo La Coruna. Poi, però, un improvviso calo: due pareggi a fatica contro Chievo e Modena e, soprattutto, la clamorosa eliminazione in Galizia.
10 aprile 2004, Milan-Empoli
Così, il 10 aprile i rossoneri si rituffano sul campionato con Milan-Empoli. Queste le formazioni in campo:
MILAN: Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Costacurta, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Kakà, Shevchenko.
EMPOLI: Balli, Belleri, Cribari, Lucchini, Cupi, Grella, Ficini, Buscé, Vannucchi, Tavano, Rocchi.
Vittoria contestata
A San Siro la tensione è alta, con i tifosi delusi dall’eliminazione in Champions. Il Milan non è brillante e i suoi interpreti migliori (Kakà e Shevchenko) non sfruttano le occasioni. Pirlo va vicino all’incrocio dalla distanza. Nella ripresa, i rossoneri aumentano la pressione ma il gol non arriva. Entra Ambrosini che colpisce il palo! Poi, a cinque dalla fine, Tomasson conquista un contestatissimo rigore che Pirlo trasforma con freddezza glaciale. Il Milan torna alla vittoria e tiene la Roma a distanza.
