Il 24 giugno 1985 Francesco Cossiga, a 57 anni, viene eletto presidente della Repubblica, al primo scrutinio a larghissima maggioranza.
Francesco Cossiga è stato uno dei politici più importante della Prima Repubblica, influente anche nei primi anni della Seconda Repubblica.
Presidente della Repubblica
Dopo aver ricoperto praticamente tutti gli incarichi possibili (deputato, sottosegretario, ministro e presidente del Consiglio), Francesco Cossiga diventa la seconda carica dello Stato: dal 1983 è presidente del Senato.
Due anni più tardi, il Parlamento è chiamato a eleggere il nuovo capo dello Stato, alla fine del mandato di Pertini.
In brevissimo tempo, il segretario della Dc De Mita raggiunge un accordo con i partiti dell’arco costituzionale.
Cossiga, il più giovane al Quirinale
L’accordo converge sul nome di Francesco Cossiga. E’ l’elezione dei record: con una larghissima maggioranza (752 voti su 977), il politico sardo ascende al Quirinale. A soli 57 anni d’età, è il più giovane presidente della Repubblica.
Le picconate
Se nei primi cinque anni del mandato presidenziale Cossiga si attiene al protocollo, negli ultimi due il capo dello Stato svolge un ruolo di assoluto protagonista, attirandosi addosso diverse critiche. Sarà il periodo delle famose picconate. Cossiga vede nella caduta del Muro di Berlino e nella fine della Guerra Fredda l’innesco che avrebbe stravolto il quadro politico italiano, che si reggeva in quella contrapposizione, riflessa nel Belpaese tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista. Come ultimo atto da presidente, il classe ’28 di Sassari si dimise con oltre sei mesi d’anticipo.