Lo tsunami del 26 dicembre 2004: 300 mila morti tra Asia e Africa
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

26 dicembre 2004, lo tsunami nell’Oceano Indiano: 300 mila vittime

Tsumani 2004

Il 26 dicembre 2004, causato da un violento terremoto, uno tsunami devasta buona parte del Sud-Est asiatico. La catastrofe provoca circa 300 mila morti.

Il 26 dicembre 2004, uno tsunami di proporzioni inaudite, si abbatte su diversi Paesi del Sud-Est Asiatico e dell’Africa orientale. La catastrofe, uno delle peggiori mai registrate, provoca circa 300 mila morti e milioni di sfollati.

Tsumani
https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_e_maremoto_dell%27Oceano_Indiano_del_2004#/media/File:2004-tsunami.jpg
Leggi anche
La variante inglese del Covid è più contagiosa nei bambini. Ma non sarebbe più pericolosa

Terremoto nel Sud-Est Asiatico

L’evento è stato causato da un violentissimo terremoto. Alle 7.58 ora locale un sisma di magnitudo 9.1 si sprigiona a ovest delle coste dell’Indonesia. Il terremoto dura 8 minuti. L’ipocentro del sisma è stato localizzato a 160 chilometri da Sumatra, a trenta chilometri di profondità. Il terremoto è stato talmente violento da poter essere avvertito (a prescindere dalle onde anomale), oltre che in Indonesia, anche in Bangladesh, India, Malaysia, in Bangladesh, India, Malaysia, Birmania, Singapore, Thailandia ed addirittura nelle Maldive.

https://www.youtube.com/watch?v=RDOuwMj7Xzo&ab_channel=747TakeMeAway747

Lo tsunami

Il terremoto ha scatenato delle grandi onde anomale che hanno colpito sotto forma di immensi tsunami (con un impressionante run-up massimo di 51 metri, registrato a Lhoknga, in Indonesia) le coste dell’Oceano Indiano. Il mancato avvertimento dell’imminente arrivo dell’onda mortale, soprattutto in India e Sri Lanka , ha provocato decine di migliaia di vittime. Se le popolazioni costiere fossero state avvertite da messaggi televisivi, o tramite i cellulari, o da veicoli muniti di altoparlanti, sarebbe bastato uno spostamento di cinquecento metri verso l’interno, o su alture vicine, per non cadere vittime dello tsunami. L’onda ha impiegato circa tre ore ad attraversare il Golfo del Bengala prima di infrangersi violentemente contro le coste indiane e singalesi.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 24 Dicembre 2020 11:25

La variante inglese del Covid è più contagiosa nei bambini. Ma non sarebbe più pericolosa

nl pixel