Cessione Milan, è la volta buona? Yonghong Li torna a trattare con Rocco Commisso, le parti vicinissime all’accordo.
Dopo il clamoroso passo indietro al momento della firma, Yonghong Li sembra intenzionato a stringere i tempi per la cessione del Milan. Il presidente rossonero è tornato a trattare con l’italo-americano Rocco Commisso, uno che sul piatto non mette un’offerta propriamente convincente per le finanze del cinese che in circa un anno ha sborsato quasi un miliardo. Va detto però che allo stato attuale delle cose Li lascia in eredità una squadra indebitata per più di trecento milioni e attualmente esclusa dalle competizioni europee. Uno dei motivi principali che hanno portato l’Uefa alla linea dura è stato proprio il presidente rossonero, considerato poco credibile. Se dovesse rimanere lui alla guida del club, con ogni probabilità il Tas di Losanna respingerebbe il ricorso lasciando tutto invariato e costringendo a quel punto Li a svendere per non dover fare i conti anche con il Fondo Elliott, sempre presente negli incubi di Li.
Cessione Milan, Li e Commisso a un passo dall’accordo
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Li e Commisso sarebbero ormai vicinissimi alle firme. La speranza dell’attuale presidente del Milan è quella di riuscire a strappare condizioni più convenienti per la cessione del club e ancora non è tramontata la sua ipotesi di versare in prima persona i trentadue milioni dell’aumento di capitale, strategia che gli consentirebbe di guadagnare tempo in attesa di nuove proposte. Yonghong Li sarebbe stato convinto ad accantonare il suo piano di resistenza anche dalla grande pressione mediatica che si è scatenata intorno al suo nome dopo la sentenza dell’Uefa che lo ha etichettato come poco credibile.