Alessandro Nesta, baluardo del Milan per dieci anni dal 2002 al 2012, ha parlato a Rai Sport del passato in rossonero, individuando i suoi possibili eredi
Alessandro Nesta rappresenta, senza timore di smentita, il prototipo perfetto di eleganza e tempismo nel calcio moderno. Marcatore insuperabile e gentleman impeccabile, il centrale ex Lazio e Milan ha intrapreso adesso la carriera di allenatore in Serie B, a Perugia. Intervistato dalla Rai, l’ex numero 13 del Milan ha parlato di Caldara e Romagnoli che, a suo dire, potrebbero essere designati come suoi eredi.
Nesta: “Romagnoli e Caldara? Spero possano diventare i più forti”
Ritrovare in azzurro due centrali di livello rappresenta una condizione necessaria su cui basare la rinascita della nazionale italiana. Sandro Nesta, campione del mondo nel 2006 e vice-campione d’Europa nel 2000, sa bene come questo sia fondamentale: “Quale sarebbe oggi il mio valore? Non è facile da dire – dichiara a Rai Sport – anche perché ai miei tempi c’erano tanti calciatori molto forti. Oggi ci sono meno campioni, per cui è giusto che il valore dei migliori sia più alto“.
In merito alla coppia rossonera Caldara-Romagnoli, Nesta ha parole di stima e speranza. “I miei eredi potrebbero essere Caldara e Romagnoli. Mi auguro che divengano i più forti di tutti, perché la Nazionale ha bisogno di giocatori di livello. Romagnoli, in particolare, è un ragazzo per bene, può diventare il numero uno“.
Sandro Nesta: una carriera inimitabile al Milan
Classe 1976, Nesta è cresciuto nelle giovanili della Lazio per poi esplodere in biancoceleste fino a diventarne capitano. Dopo aver vinto scudetto, Coppa delle Coppe, Coppa Italia e Supercoppa europea in biancoceleste, passa al Milan, contribuendo in dieci anni a far trionfare la società rossonera in Italia e nel Mondo.
Gli scudetti 2004 e 2011, assieme alle due Champions 2003 e 2007 rappresentano l’apice di una carriera inimitabile. Per lui al Milan anche un Mondiale per Club, 2 Supercoppe Italiane, 2 Europee e 1 Coppa Italia.