Milano, blocco Diesel Euro 4: superati per quattro giorni consecutivi i limiti sulle polveri sottili presenti nell’aria. È polemica.
Milano, al via il blocco alla circolazione dei motori diesel euro 4. Il provvedimento è scattato, come previsto dal piano originario, dopo che per quattro giorni consecutivi, i dati hanno fatto registrare il superamento dei limiti massimi consentiti per quanto riguarda le polveri sottili presenti dell’aria.
Milano, blocco diesel Euro 4
Il provvedimento indicato e spiegato nel Protocollo Aria, pubblicato dal Comune di Milano. Lo stop alla circolazione degli euro 4 sarà attivo tutti i giorni dalle ore 8.30 fino alle 18.30.
Le nuove normative riguarderanno anche i riscaldamenti. Nelle case e negli esercizi commerciali, infatti, non si potrà superare la temperatura di diciannove gradi, mentre sarà vietato il ricorso a sistemi di riscaldamento a legna non efficiente.
Le autorità non sembrano preoccupate dalle temperature fatte registrare negli ultimi giorni e fanno sapere che i dati registrati sono in linea con le medie stagionali, motivo per il quale non è necessario tenere alti i riscaldamenti.
Polemica a Milano per il blocco degli euro 4
“Se avessi gli strumenti avrei impedito questo blocco, ma con i provvedimenti attuali non c’è margine di discrezionalità – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo. Sono stati registrati da Arpa concentrazioni di Pm10 in 20 microgrammi, è previsto un leggero incremento, ma le previsioni sono ancora molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti, quindi il traffico viene bloccato in tre giorni in cui ci saranno valori al di sotto dei 50 microgrammi.
Serve uno strumento per cui, in casi come questo, i dati se sono altalenanti possano essere interpretati facendo prevalere il buonsenso, altrimenti si finirà per creare solo difficoltà alle persone”
Tra le proposte di Cattaneo c’è quella di escludere dal blocco dei Diesel euro 3 le vetture delle persone dai settant’anni in su o per le persone appartenenti alle categorie di reddito più basse.
