Le indagini sulla tragedia di Corinaldo continuano. Il legale del 17enne smentisce la presenza del ragazzo in discoteca: “Non era presente quella sera”.
ANCONA – A quasi un mese dalla tragedia di Corinaldo, le indagini proseguono anche se fino a questo momento non c’è nessun colpevole. L’unico indagato resta il ragazzo di 17 anni che ha smentito la sua presenza nel locale quella sera, come confermato dal suo legale: “Il mio assistito – riporta Sky TG24 – è completamente estraneo ai fatti perché non è andato in quella struttura“.
Nella versione difensiva dei legali il giovane ha trascorso la notte a Senigaglia senza mai lasciare la città. L’avvocato conferma che il ragazzo è rimasto “sempre sereno, certo della sua estraneità alla tragedia. Si è mostrato collaborativo con la Procura, ricostruendo la serata minuto per minuto“. Il legale è al lavoro per dimostrare la sua innocenza, chiedendo a chi ha visto qualcosa di parlare.
Tragedia Corinaldo, iscritti nel registro degli indagati nove adulti
Il ragazzo di 17 anni resta il principale indagato di questa vicenda ma le indagini proseguono e la Procura ha emesso una notifica a nove adulti. Si tratta di un atto dovuto per cercare di poter effettuare degli approfondimenti sulle persone e capire come è andata realmente la vicenda quella sera.
Tra le persone iscritte sul registro degli indagati troviamo i tre soci dell’azienda che gestisce la discoteca, il figlio del proprietario (quella sera all’interno della struttura come dj), i quattro proprietari dell’immobile e un addetto alla sicurezza.
Le indagini andranno avanti nelle prossime ore con la speranza di trovare il prima possibile il responsabile di quella che è stata la tragedia dell’Immacolata, nella quale diversi minorenni hanno perso la vita in attesa di sentire il concerto di Sfera Ebbasta. Ci sono ancora molti punti da chiarire con gli inquirenti che sono al lavoro per farlo il più in fretta possibile.
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